AlpTransit incompleta: quali rischi per il Ticino e per la Svizzera

INTERROGAZIONE

Con il 2020 entrerà in funzione il tunnel di base del Monteceneri e si chiuderà una prima fase dei lavori inerenti le nuove trasversali ferroviarie alpine. Dopo un percorso di quasi 30 anni si arriva quindi a concretare parte del progetto che più di ogni altro negli ultimi decenni ha fatto sognare la Svizzera e che si inserisce nel contesto sempre attuale della “Croce federale della mobilità”, con una Svizzera collegata e unita da ovest ad est, da nord a sud.

Con il 2020 entrerà in funzione il tunnel di base del Monteceneri e si chiuderà una prima fase dei lavori inerenti le nuove trasversali ferroviarie alpine. Dopo un percorso di quasi 30 anni si arriva quindi a concretare parte del progetto che più di ogni altro negli ultimi decenni ha fatto sognare la Svizzera e che si inserisce nel contesto sempre attuale della “Croce federale della mobilità”, con una Svizzera collegata e unita da ovest ad est, da nord a sud.

A fronte di questo importante traguardo intermedio non si può però essere soddisfatti delle prospettive per i prossimi decenni. Infatti, il futuro dello sviluppo infrastrutturale del Paese che si sta disegnando a livello federale è limitato da criteri fortemente settoriali di capacità nei vari segmenti della rete ferroviaria. Ora, in particolare il caso del Ticino, dimostra come occorra una decisa (ri)valutazione anche in termini ambientali, di mobilità integrata, di sicurezza e di sviluppo economico e territoriale.

Forti dell’esperienza vissuta, è chiaro a tutti che se non si procede subito con il completamento dell’opera (con il tracciato a sud di Lugano e l’aggiramento di Biasca e Bellinzona), o quantomeno alla sua progettazione, il rischio è che per un lungo periodo, interessi contrastanti di vario tipo, ne facciano ritardare irrimediabilmente la realizzazione e che si rimanga ancora per decenni con un’opera straordinaria ma incompleta.

D’altra parte, la questione non può essere vista come una mera rivendicazione territoriale essendo il nostro Cantone attraversato da degli assi di trasporto nazionali e internazionali, con futuri forti potenziali di ricupero nel traffico passeggeri inter-metropolitano e mutamenti nello scenario dei trasporti merci (raddoppio delle capacità del canale di Suez) e nelle politiche dei transiti alpini e del trasferimento delle merci dalla gomma al ferro.

Non possiamo permetterci di assumere i rischi di scelte così poco lungimiranti e condizionanti.

Fatte queste considerazioni si chiede al Consiglio di Stato di:

  1. far allestire, in tempi rapidi per essere pronti al momento delle scelte che dovranno essere prese sul piano federale, uno studio che valuti implicazioni e opportunità legate al completamento del sistema AlpTransit (con la tratta a sud di Lugano e l’aggiramento di Biasca e Bellinzona), rispettivamente dei rischi qualora questo completamento non avvenisse in tempi ragionevoli.
  2. valutare e verificare se in questo contesto non possa essere interessante coinvolgere le autorità della vicina Lombardia che potrebbero costituire un partner, nell’ambito di un progetto Interreg, di respiro transfrontaliero e internazionale.

Alex Farinelli, Michele Foletti, Maurizio Augustoni, Ivo Durisch, Sergio Morisoli, Nicola Schönenberger

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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INIZIATIVA PARLAMENTARE GENERICA

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INIZIATIVA PARLAMENTARE

presentata nella forma generica da Cristina Maderni e Alessandro Speziali a nome del Gruppo PLR per una Legge cantonale sullo sgravio delle imprese

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