Assumerci la leadership - Il Comitato cantonale di Cadempino

“Ma ve lo immaginate lo Stato che si mette a gestire a livello industriale un’Officina ferroviaria? Credo che in breve tempo da una situazione di utile, i conti dello Stato tornerebbero nel profondo rosso”. L’affermazione del presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta riassume alla perfezione la posizione maturata giovedì dal comitato cantonale PLR sull’iniziativa “Giù le mani dalle Officine” in votazione il prossimo 19 aprile.

“Ma ve lo immaginate lo Stato che si mette a gestire a livello industriale un’Officina ferroviaria? Credo che in breve tempo da una situazione di utile, i conti dello Stato tornerebbero nel profondo rosso”. L’affermazione del presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta riassume alla perfezione la posizione maturata giovedì dal comitato cantonale PLR sull’iniziativa “Giù le mani dalle Officine” in votazione il prossimo 19 aprile. Il “parlamentino” ha espresso un secchissimo no ad un’iniziativa che rischierebbe di mettere in pericolo il progetto di sviluppo del nuovo stabilimento delle FFS previsto a Castione e sostenuto da Cantone e Città di Bellinzona con un investimento da 120 milioni di franchi.

Se il dibattito sulle Officine FFS è stato pressoché unanime, opinioni discordanti si sono sentite invece sull’altro oggetto cantonale in votazione il 19 maggio, ossia la proposta e il relativo credito di 3.3 milioni – approvati la scorsa legislatura dal Gran Consiglio – per sostituire con semafori intelligenti di ultima generazione le attuali rotatorie sulla strada cantonale tra Cadenazzo e Quartino. L’obiettivo è di mantenere condizioni di fluidità sostenibili per i prossimi anni, da gennaio 2020 la strada passerà nelle mani della Confederazione, e il nuovo collegamento A2-A13 è ipotizzato non prima del 2030. Ne è scaturita una votazione piuttosto frammentata, in cui è prevalso il no al referendum promosso contro le misure governative volte a fluidificare il traffico su un tratto stradale costantemente intasato.

Il comitato cantonale di Cadempino è stato anche occasione di analisi del voto elettorale del 7 aprile. “Non abbiamo raggiunto gli obiettivi quantitativi auspicati e fissati dall‘Ufficio presidenziale, per questo è giusto parlare di sconfitta. Facciamolo con serenità e cerchiamo di capire bene cosa possiamo fare meglio” ha affermato il presidente Bixio Caprara. E fare meglio significa proseguire nel serio lavoro in governo e parlamento, cercando di dare al PLR un profilo più chiaro. “I nostri distinguo, il nostro approccio e le nostre soluzioni devono essere precisate meglio e con maggior determinazione altrimenti è difficile che ci si possa individuare come il partito a cui dare maggior fiducia”.  Il PLR ha tuttavia conseguito una chiara maggioranza relativa in parlamento. La nuova legislatura inizierà il 2 maggio, e da subito si potrà capire “con chi sarà possibile costruire un discorso positivo, forse non programmatico ma piuttosto puntuale sui vari dossier. Credo tuttavia che saremo chiamati ad assumerci maggiormente la leadership della conduzione politica nelle discussioni in parlamento, assumendo posizioni molto chiare e precise anche se queste non saranno magari condivise da altri, governo incluso. Il Paese in fondo ci ha chiesto di avere un ruolo particolare ed è un dovere che ci dobbiamo assumere senza se senza ma. Vi posso assicurare che faremo volentieri il nostro dovere”.