Completamento di AlpTransit fino al Confine? Il Consiglio federale disposto ad avviare gli studi subito!

Via da subito agli studi per i raccordi che garantiranno il completamento di Alptransit a Sud. Lo conferma il Consiglio federale rispondendo ad una precisa domanda del Consigliere agli Stati PLR Fabio Abate. Gli studi saranno pronti per il 2025. Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire per il Ticino. Il PLRT auspica che il Ticino sappia cogliere questa disponibilità affinché la realizzazione possa essere anticipata, mettendo sul tavolo tutte le carte anche a costo di mettere in discussione il previsto potenziamento dell’autostrada A2 per sbloccare le risorse necessarie. A favore di un’opera strategica per tutto il Cantone! #facciamolo

Via da subito agli studi per i raccordi che garantiranno il completamento di Alptransit a Sud. Lo conferma il Consiglio federale rispondendo ad una precisa domanda del Consigliere agli Stati PLR Fabio Abate. Gli studi saranno pronti per il 2025. Un’opportunità da non lasciarsi sfuggire per il Ticino. Il PLRT auspica che il Ticino sappia cogliere questa disponibilità affinché la realizzazione possa essere anticipata, mettendo sul tavolo tutte le carte anche a costo di mettere in discussione il previsto potenziamento dell’autostrada A2 per sbloccare le risorse necessarie. A favore di un’opera strategica per tutto il Cantone! #facciamolo

Il Consiglio degli Stati ha approvato il Programma di sviluppo strategico dell‘infrastruttura ferroviaria per il periodo 2030-35, ossia un messaggio con opere per complessivi 12,8 miliardi di franchi. Tra queste vi troviamo anche il potenziamento della linea tra Locarno e Intragna, nonché la nuova fermata in Piazza Indipendenza a Bellinzona e la realizzazione della tappa prioritaria della rete tram-treno del Luganese. Sollecitata da una domanda specifica del Consigliere agli Stati Fabio Abate, la Consigliera federale Simonetta Sommaruga ha però confermato che quest‘anno inizieranno anche gli studi per il completamento di Alptransit a Sud e che saranno pronti per il 2025. Si tratta di un passo fondamentale per portare a termine l’opera, poiché per la prima volta il Consiglio federale fissa precisi termini, che risultano in un verbale, evitando così di liquidare la pendenza con un semplice “i raccordi a sud di Alptransit non sono necessari…”.

Grazie ad una politica seria e credibile a Berna, il Ticino è riuscito ad avere una tempistica chiara sui prossimi passi per il completamento di Alptransit anche a Sud, così come richiesto dal governo cantonale lo scorso mese di gennaio. Per il PLR resta però chiaro che il nostro Cantone dovrà moltiplicare gli sforzi per portare avanti questa priorità assoluta per il futuro del Cantone. E per sfruttare questa irrinunciabile opportunità in maniera prioritaria e per sbloccare le risorse necessarie, dobbiamo essere disposti a mettere tutte le carte sul tavolo, se del caso mettendo anche in discussione il previsto potenziamento dell’autostrada A2. Un potenziamento autostradale che passa sicuramente in secondo piano rispetto alla prospettiva strategica di poter disporre di una rete Alptransit completa, efficace ed efficiente, e non monca come quella attuale. Ma il progetto è di tale rilevanza che il Ticino potrebbe anche farsi promotore della creazione di un fondo speciale per il suo finanziamento.

Un progetto che porta con sé la possibilità di un ulteriore incremento del trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia creando le premesse per il completamento della linea internazionale su Genova, che libera importanti tracce della linea attuale per il potenziamento del traffico passeggeri, che favorirebbe il rilancio dell’ampia area ferroviaria di Chiasso, che diminuirebbe l’inquinamento fonico del transito merci notturno all’interno di zone residenziali e che creerebbe le premesse per un durevole miglioramento dell’aria in Ticino e in particolare nel Mendrisiotto.

Questo risultato è in buona parte frutto dell’intensa azione concertata e trasversale ai partiti e ai movimenti giovanili svolta da ormai due anni dall’Associazione “Pro Gottardo ferrovia d’Europa”, con i numerosi contributi promossi dai tre Co-presidenti, Giovanna Masoni Brenni (coordinatrice, subentrata lo scorso anno a Renzo Respini, precedente coordinatore), Renzo Respini e Pietro Martinelli, nonché dagli altri membri del comitato, fra i quali Remigio Ratti, Pierino Borella e Giancarlo Rè e la vice-presidente Federica Colombo. Per attivare la sua azione volta ad anticipare il completamento di Alptransit, la ProGottardo, nel 2017 aveva anche raccolto oltre 12’000 firme in tutto il Cantone. Raccolta firme che il PLRT aveva attivamente supportato.

Il Gran Consiglio, su proposta di Alex Farinelli sottoscritta da tutti i capi-gruppo, ha poi votato all’unanimità lo scorso mese di novembre una risoluzione coordinata con l’azione della ProGottardo volta ad anticipare il completamento di Alptransit. La collaborazione di ProGottardo anche con la Deputazione federale e in particolare con Fabio Abate, Filippo Lombardi, Marina Carobbio e Marco Romano, è stata intensa e stretta. Decisivo al Consiglio degli Stati il contributo di Abate. La ProGottardo Ferrovia d’Europa si batte per l’anticipazione del completamento di Alptransit e più in generale a favore della realizzazione del concetto di “Croce federale della mobilità” con percorsi veloci da confine a confine sugli assi Nord-sud e est-ovest.