La LIA non funziona? Vanno approfondite subito delle alternative

Questa LIA non funziona? Allora vanno trovate delle alternative. Mentre gli altri partiti sono per un’abrogazione pura e semplice della Legge sulle Imprese Artigianali, il PLR insiste sugli aspetti positivi della legge – comunque presenti – e invita Governo e Parlamento ad analizzare fin da subito nuove soluzioni per tutelare il settore e i nostri artigiani.

Questa LIA non funziona? Allora vanno trovate delle alternative. Mentre gli altri partiti sono per un’abrogazione pura e semplice della Legge sulle Imprese Artigianali, il PLR insiste sugli aspetti positivi della legge – comunque presenti – e invita Governo e Parlamento ad analizzare fin da subito nuove soluzioni per tutelare il settore e i nostri artigiani.

Il PLR conferma di condividere gli intenti e i principi della Legge, in particolare favorire la qualità dei lavori, la sicurezza dei lavoratori e la promozione di una sana concorrenza tra le imprese artigianali. In questo senso si ritiene che debbano essere esplorate e valutate le proposte scaturite dal gruppo di lavoro esterno (UAE e deputati) rispettivamente dalla sottocommissione LIA. Il tema è troppo delicato per essere liquidato senza ulteriori approfondimenti.

Considerate le problematiche di carattere operativo, è condiviso da tutti il fatto che gli effetti della legge - e in particolare il lavoro della commissione di vigilanza - non possano e non debbano continuare. Sicuramente condividiamo che l’applicazione nelle modalità attuali deve essere sospesa immediatamente, soprattutto nel rispetto del diritto superiore. Allo scopo di bloccare gli effetti della legge, il PLR ritiene che si debba intervenire con una misura che li sospenda affinché, nel frattempo, si studino e approfondiscano le alternative. Ma no a un’abrogazione tout court!

Lo scopo di lasciare la legge attuale, seppur sospesa, nel nostro ordinamento è chiaro:

  • mandare un segnale di sostegno e vicinanza alle aziende e agli artigiani che riconoscono gli aspetti positivi della LIA;
  • avere una chiara tempistica entro la quale il parlamento dovrà esprimersi sulle alternative, ponendo una sorta di “pegno” dato dalla legge, garantito anche dalla scadenza data dal decreto urgente.

Da ultimo, il PLR chiede che alla sottocommissione sia assicurato un mandato per proseguire nei suoi lavori (come peraltro aveva già previsto di fare anche in caso di abrogazione).

Non chiudiamo così la partita della LIA!

Giorgio Galusero, granconsigliere e membro della Commissione Legislazione:  “C’è la netta impressione che gli altri partiti vogliano chiudere la partita della LIA senza veramente trovare altre soluzioni adatte per tutelare i nostri artigiani”.