Sì all'abrogazione della LIA a condizione che si arrivi presto ad una "nuova LIA"

Via libera all’abrogazione della Legge sulle imprese artigianali (LIA), ma a precise condizioni. La maggioranza del gruppo PLRT ha deciso di appoggiare in parlamento il rapporto di maggioranza Rückert-Filippini della Commissione della legislazione (che propone l’abrogazione della LIA così come strutturata finora) quale base di lavoro per dare un futuro agli importanti principi contenuti nella Legge.

Via libera all’abrogazione della Legge sulle imprese artigianali (LIA), ma a precise condizioni. La maggioranza del gruppo PLRT ha deciso di appoggiare in parlamento il rapporto di maggioranza Rückert-Filippini della Commissione della legislazione (che propone l’abrogazione della LIA così come strutturata finora) quale base di lavoro per dare un futuro agli importanti principi contenuti nella Legge. Sì all’abrogazione della LIA, insomma, affinché si possa rapidamente dare vita ad una nuova ed efficace LIA, che rispetti i necessari principi giuridici e che possa così continuare a contribuire a migliorare il mercato del lavoro ticinese in favore degli artigiani.

Con l’obiettivo di arrivare a breve termine ad una nuova proposta legislativa – una “LIA Bis” per intenderci -, il PLRT ha posto alcune chiare condizioni alla firma del rapporto in Commissione della legislazione, prima, e al voto in parlamento, poi:

  • Sottoscrizione da parte degli stessi firmatari di un'iniziativa elaborata per una nuova LIA;
  • Attribuzione di un mandato alla Commissione della legislazione per proseguire i lavori per l'adozione di una nuova legge;
  • Introduzione di un termine d'ordine per la trattazione dell'iniziativa (febbraio 2019).

Come fatto finora, il PLRT continuerà a vigilare su questo importante cantiere legislativo a livello cantonale alla ricerca di soluzioni praticabili e condivise per assicurare ai nostri artigiani un mercato del lavoro basato su principi di sana concorrenza, capace di arginare gli abusi e di garantire impieghi di qualità.

Si tratta di definire delle condizioni affinché tutti gli attori coinvolti a partire dal sistema di gestione di licenze, autorizzazioni, commesse pubbliche, e controllato da Polizia, ispettori del lavoro, commissioni paritetiche, ecc.. operino in maniera coordinata per favorire gli stessi artigiani e i committenti, affinché questi ultimi possano facilmente e consapevolmente rivolgersi a ditte sane, solide e corrette, che praticano prezzi rispettosi del territorio e dunque di chi lo abita. Tutto questo insieme alla seria presa in considerazione di una nuova base legale atta a concretizzare i principi fondanti la LIA, ossia la valorizzazione della formazione del personale artigianale, la qualità dei lavori a beneficio dei committenti, la sicurezza dei lavoratori, la prevenzione degli abusi nell’esercizio della concorrenza, ecc..  

La posizione del PLRT non cambia

Natalia Ferrara, granconsigliera: “Per intervenire con efficacia - soprattutto per combattere abusi - non bastano buone idee, servono solide basi legali e controlli efficaci non di facciata. La nostra linea non è cambiata: volevamo una sospensione (poi diventata abrogazione per mancanza di solide alternative) vincolando però i gruppi a un patto per una nuova versione entro termini espliciti. Non abrogazione tout court e chi si è visto, si è visto, ma un lavoro serio di analisi e anche di apertura a nuove soluzioni”.