Un Ticino più svizzero grazie all’accordo con la Greater Zurich Area

Per le prospettive di sviluppo economico del Canton Ticino quella di oggi è una giornata molto importante: l’adesione alla Greater Zurich Area (GZA) è realtà dopo l’intesa tra il Ticino e l’importante organizzazione di marketing territoriale della piazza economica di Zurigo. Una realtà, va sottolineato, che si sta affermando come uno dei poli d’innovazione e di sviluppo più importanti al mondo. Per il Ticino è un’opportunità straordinaria.  Protagonista in questo senso il Consigliere di Stato Christian Vitta.

Per le prospettive di sviluppo economico del Canton Ticino quella di oggi è una giornata molto importante: l’adesione alla Greater Zurich Area (GZA) è realtà dopo l’intesa tra il Ticino e l’importante organizzazione di marketing territoriale della piazza economica di Zurigo. Una realtà, va sottolineato, che si sta affermando come uno dei poli d’innovazione e di sviluppo più importanti al mondo. Per il Ticino è un’opportunità straordinaria.  Protagonista in questo senso il Consigliere di Stato Christian Vitta.

Grazie all’accordo stipulato con Carmen Walker Späh, Consigliera di Stato del Canton Zurigo e Presidente della Fondazione Greater Zurich Area, il Ticino si apre ulteriormente verso il Nord delle Alpi con l’obiettivo di valorizzare in modo ancora più efficace la propria economia, con particolare attenzione alle aziende innovative capaci di generare un alto valore aggiunto, posti di lavoro qualificati e sfruttare le competenze accademiche presenti sul nostro territorio. Citiamo ad esempio realtà innovative come il Centro svizzero di calcolo e le scienze computazionali all’USI, la facoltà di biomedicina e la crescita di un’offerta ospedaliera universitaria in Ticino. Oppure ancora con l’Istituto Dalle Molle e la nota collaborazione con UBS. Il tutto in un contesto di maggiore vicinanza anche grazie ai collegamenti con AlpTransit, che ha avvicinato il Ticino al Nord delle Alpi e viceversa.

Un accordo perfettamente in linea con quanto sostiene da tempo il PLRT, che vuole “un Ticino più svizzero”. Un Cantone che deve trovare anche una risposta all’impostazione strategica della scuola dell’obbligo, in particolare con il rafforzamento della lingua tedesca.

Con questo accordo il Ticino può ora guardare con fiducia e rinnovata propositività al prossimo passo di questo riavvicinamento al resto del Paese, con lo sviluppo delle trattative affinché il nostro Cantone possa collegarsi anche allo Switzerland Innovation Park, sempre nella regione di Zurigo.