"I giovani ci sono. E lavorano per il PLR"

Dopo l’estate è tempo per i Giovani liberali radicali ticinesi di ritornare al lavoro. L’anno elettorale è alle porte e per lanciarlo al meglio GLR inizia dal cambiamento alla presidenza. Con Daniele Mazidi che sostituisce Alessandro Delorenzi. A cui Opinione Liberale ha rivolto qualche domanda di fine mandato.

Alessandro Delorenzi, con quale spirito lascia la presidenza dei Giovani liberali radicali ticinesi?

Gestire un movimento politico giovanile non è facile e non lo è soprattutto quando si fa parte di un importante partito come il PLR. Significa essere costantemente aggiornati sui temi, significa gestire tutta una serie di relazioni e significa gestire un gruppo di giovani motivati che hanno molta voglia di dire la loro sui temi d’attualità.

La presidenza di GLRT è un’esperienza molto arricchente e sono orgoglioso di aver avuto questa opportunità. Quando sono entrato in carica ho cercato di lasciare una mia impronta introducendo alcune novità nell’organizzazione del movimento e nell’impostazione dell’attività annuale. Tutte proposte che spero possano permettere anche in futuro di mantenere quel ruolo di antagonista di tutto rispetto – e in alcuni temi magari anche di protagonista – che secondo me siamo riusciti a ritagliarci nel corso degli anni.

C’è un messaggio o un consiglio che vuole rivolgere al nuovo presidente?

Al nuovo presidente faccio innanzitutto i miei migliori auguri per questa nuova avventura, fiducioso che assieme alla nuova squadra dell’Ufficio presidenziale possa affrontare alla grande il prossimo anno ricco di importanti appuntamenti elettorali.

Dopodiché mi permetto di dargli un consiglio, un consiglio forse banale, ma che se rispettato darà sicuramente i suoi frutti: quello di lavorare, lavorare e lavorare ancora e mai tirarsi indietro. Per ritagliarci il nostro spazio questo è l’unico metodo che permette di ottenere riconoscenza sia tra i nostri giovani, sia nel Partito e nella società più in generale.

Quali sono secondo lei le sfide che dovranno affrontare nell’immediato futuro i giovani liberali radicali?

La sfida più importante è secondo me quella del reclutamento delle nuove leve. Nella società moderna è sempre più difficile trovare persone che decidono di dedicare il loro tempo libero alla politica e tra i giovani questa difficoltà è addirittura accentuata. Oggi le distrazioni sono tante e riuscire ad essere attrattivi verso i giovani è la sfida più complessa del movimento. In futuro sarà dunque fondamentale riuscire ad identificare delle valide formule che permettano di mescolare contenuti politici con attività – perché no – anche di svago.

Cosa c’è nel tuo futuro politico?

Conclusa la presidenza GLRT rimarrò comunque attivo a livello sezionale nel PLR di Lugano e cercherò di dare il mio contributo anche a questo livello. Ho inoltre intenzione di continuare a frequentare le attività di GLRT e del PLR e chissà magari in futuro si potranno aprire delle nuove porte.