Il PLR presenta un piano d’azione per i prossimi 100 giorni

Dopo mesi di battute d'arresto e disavventure, la fine delle molte restrizioni imposte alla società e all'economia si avvicina comunque grazie alla disponibilità dei vaccini. La popolazione e le imprese hanno urgentemente bisogno di prospettive chiare. Chiediamo quindi al Consiglio federale, e in particolare al Dipartimento degli Interni (DFI), di assumersi le proprie responsabilità e di proporre al più presto una strategia di uscita dalla crisi chiara e comprensibile.

Dopo mesi di battute d'arresto e disavventure, la fine delle molte restrizioni imposte alla società e all'economia si avvicina comunque grazie alla disponibilità dei vaccini. La popolazione e le imprese hanno urgentemente bisogno di prospettive chiare. Chiediamo quindi al Consiglio federale, e in particolare al Dipartimento degli Interni (DFI), di assumersi le proprie responsabilità e di proporre al più presto una strategia di uscita dalla crisi chiara e comprensibile. Purtroppo oggi il Consiglio federale, per l’ennesima volta non ha fornito alcuna risposta valida a questa richiesta. Parallelamente, come PLR oggi presentiamo i nostri obiettivi e le misure per proteggere, sostenere e vaccinare la popolazione, le imprese e i lavoratori indipendenti del nostro paese per i prossimi 100 giorni.

Quasi un anno dopo l'inizio della pandemia e nel bel mezzo del secondo semiconfinamento, il Consiglio federale deve finalmente offrire prospettive alla popolazione e alle imprese del nostro paese, che soffrono quotidianamente e non sanno cosa accadrà nelle prossime settimane.

Dall'aprile 2020 (!) chiediamo al Consiglio federale di istituire un sistema di coordinamento chiaro che garantisca un minimo di prospettive e possibilità di pianificazione. Per molti mesi, il DFI e il Consiglio federale hanno ignorato la nostra richiesta di introdurre questo sistema, malgrado essa si sia dimostrata valida all'estero.

Per far sì che la situazione attuale migliori rapidamente e che il Consiglio federale, e in particolare il responsabile del DFI, Alain Berset, si assuma finalmente le sue responsabilità, il PLR si concentra sulle seguenti richieste:

- Presentare gli scenari di uscita dalla crisi per le prossime settimane con criteri chiari. Se la situazione epidemiologica lo permetterà, un’apertura graduale di negozi, imprese e luoghi di cultura deve essere resa possibile a partire da marzo. Per garantire la pianificazione, è necessario un piano di uscita dalla crisi, basato su criteri chiari che rendano comprensibili le varie decisioni. In ogni caso, un prolungamento del semiconfinamento deve essere per il momento scongiurato.

- Accelerare le vaccinazioni. Tutti i gruppi a rischio e le persone che lavorano nel settore sanitario devono essere vaccinati prima della fine di febbraio. Le dosi di vaccino necessarie e la loro distribuzione devono essere assicurate rapidamente.

- Migliorare il coordinamento con i cantoni. Il ruolo del Consigliere federale Berset è quello di assicurare che il coordinamento e lo scambio di informazioni con i cantoni funzioni.

- Risolvere finalmente il caos che regna all'interno dell'Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP). Da diversi mesi, l'UFSP accumula errori senza che venga presa alcuna decisione o attribuita alcuna responsabilità. Cosa stanno facendo il DFI e in particolare il consigliere federale Alain Berset? Chi è al timone? Questo caos deve finalmente finire!

"Il Consiglio federale deve finalmente mostrare qual è la sua strategia di uscita dalla crisi, e deve farlo al più tardi entro la fine di febbraio. Deve essere presentato un chiaro scenario di uscita che può essere determinato solo sulla base di indicatori concreti come il numero di casi, il tasso di ospedalizzati, ecc.", Petra Gössi, presidente PLR

Un piano d'azione per i prossimi 100 giorni

La situazione attuale è frustrante per tutti noi, perché nessuno sa cosa ci riserva il futuro. Per garantire che le richieste di cui sopra siano attuate rapidamente, il PLR presenta un piano d'azione per i prossimi 100 giorni. Tutte queste misure sono basate sulla formula "proteggere, indennizzare, vaccinare" e possono essere consultate anche sul nostro sito web:

Proteggere

- Mantenere bassi i livelli e le dinamiche di infezione grazie al rispetto delle regole d’igiene e dei concetti di protezione

- Creare incentivi ai comportamenti positivi della popolazione (ad esempio migliorare la disponibilità di test (rapidi), ridurre gli ostacoli per l'accesso ai test (compresi i costi))

- Coinvolgere i datori di lavoro nel processo di test

- Eliminare gli incentivi comportamentali negativi per la popolazione (ad esempio, assurde regole di quarantena post-test)

- Introdurre la flessibilità negli orari di apertura dei commerci (per esempio più vendite la domenica, estensione degli orari di apertura dei negozi)

Indennizzare 

- Se il blocco delle attività dovesse continuare: rilancio dei prestiti di garanzia e solidarietà.

- Accelerare gli indennizzi per i casi di rigore (semplificarli ulteriormente, ridurre la burocrazia) e se necessario estenderli (in base alle perdite guadagno).

- Permettere il rinvio del pagamento dell'IVA per le imprese chiuse, senza interessi.     

Vaccinare

- Comunicare gli obiettivi e la strategia di immunizzazione in modo chiaro, trasparente e semplice

- Estendere sistematicamente la capacità di test e allinearla con la campagna di immunizzazione

- Stabilire una strategia di vaccinazione uniforme (uso delle dosi, gruppi da vaccinare, ecc.).

- Stabilire una collaborazione pubblico-privato con l'industria farmaceutica per rafforzare la produzione indigena dei vaccini già autorizzati.

- Creare/testare incentivi per le persone già vaccinate (per esempio, togliere le restrizioni una volta che un certo numero di persone sarà stato vaccinato).