Sanità pubblica e privata a scuola di Corona - L'editoriale del 3 aprile

Il Corona virus domina la scena quotidiana da qualche settimana e vorrei portarvi una testimonianza di un attore sanitario che opera in 13 Cantoni in Svizzera. In una situazione quasi surreale dove prevalgono sentimenti di preoccupazione e paura, viviamo un settore sanitario che evidenzia tutta la sua schizofrenia, ma che dimostra di essere composto da persone di grande coraggio.

Il Corona virus domina la scena quotidiana da qualche settimana e vorrei portarvi una testimonianza di un attore sanitario che opera in 13 Cantoni in Svizzera. In una situazione quasi surreale dove prevalgono sentimenti di preoccupazione e paura, viviamo un settore sanitario che evidenzia tutta la sua schizofrenia, ma che dimostra di essere composto da persone di grande coraggio.

In tutti i Cantoni i dispositivi di pandemia prevedono il coinvolgimento degli attori sanitari indipendentemente se privati o pubblici. In alcuni Cantoni le cliniche private ricoverano pazienti con il virus, in altri le stesse si concentrano su attività complementari non Covid19, alcune cliniche hanno prestato personale e apparecchiature agli ospedali pubblici, altre ancora avranno un ruolo solo nel caso di un ulteriore aumento dell’epidemia. Il tutto risolto in poche ore.

La Confederazione e i Cantoni hanno ordinato a tutta la medicina non urgente di fermarsi e di attendere il proprio impiego. Oggi vediamo alcune strutture e alcuni medici sovraccarichi e altri senza attività, fiduciosi che il loro ruolo di “panchinari” verrà valorizzato a fine crisi. Finalmente tutti sono considerati utili e la solidarietà prende il sopravvento alle strumentalizzazioni politiche e mediatiche.

Il settore privato ad un tratto è essenziale nella gestione della crisi: facilmente gestibile, molto reattivo e agile. Sicuramente una risposta a tutti gli estremisti che nell’artificiale dibattito pubblico-privato negano i vantaggi di un equilibrio, e che si ostinano a promuovere soluzioni o del tutto cubane, o del tutto neoliberiste.

Un sistema sanitario sano è un sistema equilibrato, diffuso, coordinato e capace di adattarsi velocemente ai bisogni della popolazione. Corona insegna.

Dino Cauzza, CEO di Swiss Medical Network