Un moto virtuoso per le Valli - L'editoriale del 15 febbraio

Le Valli, insieme ai Poli urbani, compongono un Ticino dalle grandi potenzialità e un Cantone che vuole definirsi competitivo deve saperne valorizzare le particolarità. Tra le tante una merita sicuramente maggiore attenzione: le materie prime. Le Valli dispongono infatti di risorse naturali in abbondanza. L’acqua, il legno, la pietra e i foraggi hanno avuto nel recente passato un ruolo centrale per queste regioni e il loro sfruttamento ha dato la possibilità a molti abitanti di lavorare e vivere in questi luoghi. Ma non solo.

Le Valli, insieme ai Poli urbani, compongono un Ticino dalle grandi potenzialità e un Cantone che vuole de nirsi competitivo deve saperne valorizzare le particolarità. Tra le tante una merita sicuramente maggiore attenzione: le materie prime. Le Valli dispongono infatti di risorse naturali in abbondanza. L’acqua, il legno, la pietra e i foraggi hanno avuto nel recente passato un ruolo centrale per queste regioni e il loro sfruttamento ha dato la possibilità a molti abitanti di lavorare e vivere in questi luoghi. Ma non solo.

Questi prodotti naturali hanno permesso al Ticino di farsi conoscere anche al di fuori dei con ni cantonali, con ricadute positive per l’intero Paese. Occorre dunque tornare a valorizzare le materie prime. Come? Pianificando, investendo e creando mercato. Il territorio va pianificato in maniera tale di poter accogliere attività per la produzione e la lavorazione della pietra. Vanno sostenuti e incentivati gli investimenti a favore dell’agricoltura e del settore forestale, con la creazione di infrastrutture per la cura del paesaggio, ma anche quegli investimenti che permettono di utilizzare acqua e legno a scopi energetici. Vanno poi sostenuti progetti di filiera innovativi, con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori: da chi estrae la pietra, abbatte gli alberi o alleva bestiame fino a chi commercia i prodotti derivanti. Va creato un moto virtuoso nelle Valli e per le Valli.

Sebastiano Gaffuri