Un'autostrada di idee - L'editoriale del 24 gennaio

La rete viaria nazionale è stata indubbiamente il volano per lo sviluppo economico, culturale e sociale del Canton Ticino e della Svizzera. L’autostrada ha infatti permesso di avvicina- re idealmente e materialmente la popolazione, ha favorito il commercio e valorizzato la coesione delle differenti regioni linguistiche del nostro Paese.

La rete viaria nazionale è stata indubbiamente il volano per lo sviluppo economico, culturale e sociale del Canton Ticino e della Svizzera. L’autostrada ha infatti permesso di avvicina- re idealmente e materialmente la popolazione, ha favorito il commercio e valorizzato la coesione delle differenti regioni linguistiche del nostro Paese.

Un’opera epocale e di proporzioni immense, realizzata in un contesto morfologico estremamente complesso. Un reticolo di gallerie e viadotti di alta ingegneria che attraversa la Svizzera e il Ticino in lungo e in largo. Oggigiorno però guardiamo a quest’opera con l’abitudine di chi quotidianamente vede un albero secolare dalla propria nestra di casa. Eppure sono convinto che l’infrastruttura stradale possa fungere da propulsore per ridisegnare il nostro territorio con progetti valorizzanti sia per il paesaggio che per le comunità toccate.
Ne è un degno esempio quanto promosso ad Airolo con la copertura dell’autostrada. Un’opportunità sotto tutti i punti di vista: territoriale, con nuove super ci a disposizione della popolazione e ambientale, con il riutilizzo del materiale di scavo della galleria autostradale del San Gottardo.
Con gli stessi intenti anche il Progetto Alto Vedeggio (PAV), nell’omonima Valle tra Rivera e Sigirino. Occorre però orientare le idee anche verso lo spostamento di tronchi autostradali come ipotizzato dal sindaco di Chiasso nella cittadina di confine oppure come previsto a Bissone. Solo così potremo riqualificare il nostro territorio a favore della qualità di vita.

Sebastiano Gaffuri, vicepresidente