Programma di legislatura 2023-2027


Il cammino della libertà non conosce fine

Il mondo sta cambiando, e lo vediamo ovunque. Ambiente, economia, lavoro e formazione: profonde trasformazioni investono ambiti della nostra vita che consideravamo stabili, da generazioni. Questi cambiamenti, come un vento, possono fare traballare la fiamma del liberalismo, che però deve continuare a illuminare il percorso di questo paese. Perché ovunque viene meno la sua luce, fatta della mescolanza di libertà e responsabilità, sugli individui e sulla società cala inevitabilmente l’oscurità. Ce lo dice la storia di questo Paese, e lo vediamo nella cronaca internazionale del presente.

La democrazia liberale è un organismo vivente che va costantemente accudita, perché al di fuori del suo campo d’azione ci sono solamente dispotismo e regresso. Dopo la Guerra fredda, ci siamo per qualche anno beati nell’illusione che la guerra fosse vinta – che la «fine della Storia» fosse arrivata fra noi, con il trionfo finale dello stile di vita occidentale e delle libertà, destinate a contagiare l’intero pianeta. Non è andata così. Non andrà mai così.

I due anni di pandemia hanno di nuovo palesato, brutalmente, la fragilità delle società liberali. I timori per la salute, individuale e collettiva, hanno portato i Governi in tempi rapidissimi a cancellare libertà fondamentali, che mai avremmo pensato potessero essere messe in discussione. Se la crisi sanitaria ha duramente coinvolto dapprima gli anziani, oggi vediamo l’onda lunga dei suoi effetti sulla popolazione più giovane, che è stata risparmiata dal virus ma porta i segni dolorosi di un lungo periodo di confinamento in cui le è stato tolto tutto ciò che rende la vita di un giovane degna di essere vissuta – relazioni sociali, possibilità di esplorare il mondo, spazi liberi dal controllo sociale, per esprimersi e trovare il proprio posto nel mondo.

Messa in parentesi la crisi sanitaria, il 2022 ci ha portato una beffarda successione di altre emergenze. Non osserviamo più le curve dei contagi e delle ospedalizzazioni, ma quelle dei prezzi delle materie prime e dell’energia, che mettono a repentaglio il potere d’acquisto delle persone normali. Una popolazione desiderosa di sollievo si trova così costretta ad affrontare nuove preoccupazioni, che rendono difficile guardare con fiducia al futuro e lanciarsi nei progetti che lo caratterizzano – fare un acquisto importante, costruire una casa, costituirsi una famiglia.

Questa successione di problemi è un acido che intacca subdolamente i nostri valori liberali radicali, e ci ricorda l’esigenza di impegnarci per la loro manutenzione, come faremmo per un bene prezioso e delicato.

La lotta per il liberalismo è inoltre complicata da un nuovo genere di insidia. Per anni, alcune forze politiche hanno lavorato per diffondere – rivendicazione dopo rivendicazione, pretesa dopo pretesa – l’allettante idea che l’impresa di stare al mondo sia fatta di soli diritti. Una visione stupefacente, che ha assuefatto l’intera cultura civile e fatto evaporare, in molti, la consapevolezza che nella vita esistono anche i doveri, e l’idea che fare il proprio dovere sia il cemento che tiene insieme il Paese. La voce del PLR deve suonare forte, per tornare a responsabilizzare le cittadine e i cittadini: non possiamo più permetterci di avanzare continuamente richieste nei confronti dello Stato. L’ente pubblico esiste, per nostra fortuna, e il suo ruolo è spesso provvidenziale. Bisogna però definire il perimetro d’azione degli organi di potere, per evitare che si trasformi in un Leviatano onnisciente e quindi onnipotente.

È questa consapevolezza che fa del liberalismo la forza che tiene al centro la persona, consapevole e responsabile per sé stessa nel definire le tappe della propria crescita, e solidale verso la collettività. Il nostro partito si batte per questo, arginando le forze politiche – da quelle stataliste a quelle più nazionaliste e collettiviste – che minacciano il nostro modello di pensiero che ha alimentato il nostro benessere.

Essere liberali radicali oggi significa prendere sulle nostre spalle l’eredità del passato per trasportarle verso il futuro, nella certezza che verrà un giorno il momento di passare a nostra volta il testimone. Investire sulla nostra crescita personale, servire le istituzioni e aiutare i più deboli: queste sono le pratiche che danno sostanza alla nostra idea di responsabilità individuale, sola chiave per migliorare davvero il mondo che abitiamo.

Care e cari cittadini, la fiamma liberale radicale può traballare, ma grazie alla nostra passione non smetterà mai di ardere per i suoi valori, i suoi temi e il nostro territorio. Per tutti noi e il PLR è chiaro: il cammino delle libertà può incontrare ostacoli, ma non conosce fine.

I nostri valori, strumenti per crescere

La nostra azione politica si ispira ai valori fondamentali che hanno orientato la costruzione del nostro Paese. È un esercizio complesso, che consiste nel mettere in dialogo le esigenze personali e quelle della società, ma è l’unica via per assicurare la sostenibilità sociale, economica e ambientale delle decisioni prese a nome della cittadinanza.

Libertà

Essere liberi significa scegliere. Significa essere in grado di determinare la direzione della propria vita, secondo le proprie priorità e inclinazioni personali, esercitando il libero arbitrio e lo spirito critico.

La nostra libertà di azione è uno strumento per dare forma a nuove idee, per seguire intuizioni e scoprire talenti; purtroppo, questa energia è stata fortemente repressa negli ultimi anni, e non solo per colpa della pandemia. Come in molti altri Paesi avanzati, anche nel nostro Cantone la libertà di fare, e di fare impresa, è sempre più compressa dal moltiplicarsi di leggi, leggine, regole e regolette – secondo la logica della burocrazia, un organismo che vive di vita propria e mira soprattutto alla propria sopravvivenza.

I rischi, però, non riguardano solo la dimensione del fare: in questi anni vediamo sempre più spesso messa in discussione anche la nostra libertà di pensiero, con una pressione crescente verso chi non si allinea ai dogmi di certe autoproclamate ortodossie. Si tratta di tendenze pericolose perché contrarie allo spirito del nostro Paese, che è allergico per geografia, storia, lingua e religione, struttura sociale e culturale a ogni spinta verso l’omogeneità e i modelli standardizzati.

Libertà di scegliersi la propria strada, di formarsi un’opinione sul mondo e di costruire la propria fortuna. Sono dimensioni essenziali della vita, secondo la prospettiva liberale, che nascono durante gli anni della formazione e trovano la loro piena espressione nel mondo del lavoro. Ecco perché questi due vasti campi delle politiche pubbliche occupano un posto prioritario nel programma del PLR.

Coesione

La qualità di vita in una società complessa si misura anche per la capacità di garantire condizioni di vita dignitose al più ampio numero possibile di cittadine e cittadini. È il meccanismo della redistribuzione della ricchezza, che riguarda sia le relazioni spontanee fra individui sia gli strumenti di politica sociale dello Stato.

Ogni individuo responsabile ha il dovere di impegnarsi per il prossimo: possiamo farlo mettendo a disposizione il nostro tempo, condividendo le nostre conoscenze o donando una parte dei nostri averi. Ogni persona in difficoltà, allo stesso modo, è chiamata a resistere alla tentazione dell’assistenzialismo, e ad approfittare degli strumenti che nel nostro Paese esistono per permettere a quasi tutti di provvedere in autonomia a sé stessi.

La lotta alle ingiustizie sociali è prerogativa di ogni società libera e responsabile, ma deve essere intesa come una missione integrale, che riguarda anche il mondo all’esterno dei nostri confini e le future generazioni. Solo accettando questa sfida potremo produrre vera coesione.

Attorno a noi, però, sentiamo parlare di coesione soprattutto da chi alimenta spaccature, con narrazioni politiche faziose e divisive. Una società liberale e democratica non intende la coesione come una magica scomparsa di ogni differenza, ma come l’integrazione di punti di vista diversi, all’insegna del compromesso che ha fatto crescere questo Paese federalista e multiculturale.

Che sia tra Centri e periferie, tra datori di lavoro e impiegati, tra donne e uomini, tra giovani e anziani, tra abbienti e persone di difficoltà, ogni differenza può essere appianata grazie all’ascolto reciproco e al comune orientamento verso il bene comune. È questa la logica del partenariato sociale, uno strumento modello della concordanza svizzera, che va alimentato e non scavalcato, da nessuno dei suoi protagonisti.

L’obiettivo del PLR è di portare avanti scelte politiche capaci di connettere le persone e i gruppi, in nome della libertà, del progresso e della crescita sostenibile che scaturisce da relazioni sane all’interno della società.

Progresso

Il progresso non consiste soltanto nell’avanzare verso una meta. È soprattutto un’attitudine positiva, vincente, che si nutre della speranza di un futuro migliore e vuole approfittare fino in fondo degli strumenti tecnici dei quali l’ingegno umano ci ha dotato in questa formidabile epoca.

È impossibile dire di appartenere al PLR senza, nel contempo, avere fiducia nel futuro. Al nostro partito non appartengono le visioni apocalittiche, la disperazione climatica o la chiusura a riccio. La nostra visione parla di un mondo che ci si apre davanti, pieno di opportunità e non solamente di minacce. Sappiamo tutti che ogni vita individuale è piena di tragedie dettate dal destino, spesso aggravate dalla crudeltà umana – ma noi consideriamo la politica come uno strumento potentissimo per provare a limitare le sofferenze inevitabili della vita, e per evitare quelle inutili.

La storia della Svizzera contemporanea è emblematica. Partendo dalla condizione di Paese piccolo, povero e diviso, lo spirito liberale e la tenacia alpina l’hanno resa capace di affrontare le gimcane dell’orribile prima metà del XX secolo.

SCARICA QUI IL PROGRAMMA DI LEGISLATURA


Accedi QUI alla scheda Scuola.

Accedi QUI alla scheda Lavoro e Fisco.

Accedi QUI alla scheda Energia e Ambiente.


Accedi QUI alla scheda Sanità.

Accedi QUI alla scheda Burocrazia e Giustizia.

Consulta QUI tutti gli atti parlamentari evasi e in sospeso del PLR.


Agenda PLRT 2030

Per la legislatura 2019-2023, il PLRT ha elaborato uno strutturato Programma politico. L'avvento della pandemia da Covid-19 è però intervenuto a rimescolare le carte. Il partito ha perciò reagito alla nuova situazione proponendo un aggiornamento del Programma di legislatura, sfociato nella nuova "casetta" dell'Agenda PLRT 2030.


La crisi pandemica Covid-19 ci pone di fronte a quesiti fondamentali e ci interpella visto che in gioco vi è il bene primordiale della vita. Come si pone il pensiero liberale radicale di fronte a contanti quesiti? In che modo i nostri valori liberali di base libertà, coesione e progresso trovano declinazione in questo momento difficile?

Il nostro Stato e la democrazia liberale svizzera si focalizzano sulla responsabilità del cittadino in un rapporto con le istituzioni di cui lui stesso è parte visto il principio di milizia che ci contraddistingue. Nella cultura politica svizzera non ci può essere lo Stato inteso come parte terza, lo Stato siamo tutti noi.

Scarica QUI il documento di lavoro PLRT Agenda 2030 in formato PDF

Vedi QUI tutte le prese di posizione del PLRT sulla crisi Covid-19

Vedi QUI tutte le prese di posizione del PLRT sulla politica climatica e ambientale