Anche per le nostre valli un futuro ad alta velocità

L’evoluzione digitale rappresenta una grande opportunità di sviluppo economico e sociale in molti ambiti. Nel mondo del lavoro, in quello dei trasporti, nella formazione, ecc. Ma soprattutto per le nostre valli. Per sfruttare a pieno il potenziale di questa evoluzione occorre predisporre su tutto il territorio infrastrutture all’avanguardia per un’efficiente mobilità dei dati. In particolare, la banda ultra larga favorisce la trasmissione di una quantità maggiore di dati ad una velocità superiore rispetto al passato, prevalentemente tramite fibra ottica.

Il tema è di grande attualità. Qualche giorno fa il Consigliere di Stato Christian Vitta ha infatti presentato la conclusione dello studio di approfondimento per un’estensione della banda ultra larga su tutto il territorio ticinese. Ciò permetterà di colmare il divario esistente tra centri urbani e regioni periferiche. L’investimento è di 600-700 milioni di franchi spalmati su una decina d’anni, di cui circa 90 a carico del Cantone. Gli altri attori coinvolti sono distributori e fornitori di servizio pubblici e privati. La fase di concretizzazione del progetto prenderà il via una volta terminata la discussione politica in Consiglio di Stato e in Gran Consiglio. L’obiettivo è di raggiungere una copertura della banda ultra larga di almeno l’85% degli edifici situati in zona edificabile entro 10 anni e di almeno il 95% entro 15 anni. Sono contento di constatare che dal 2016, quando è stata approvata in Gran Consiglio la mozione Plrt “Fibra ottica a domicilio: non perdiamo tempo!”, sono stati fatti dei concreti passi avanti in favore delle nostre valli. Parallelamente, anche a livello federale la pressione su questo tema resta alta. In Parlamento è attualmente pendente un’iniziativa del nostro Cantone del 2016 “Garantire un’offerta capillare di servizi di banda ultra larga su tutto il territorio nazionale”, con la quale si chiede il sostegno della Confederazione nell’estensione delle reti a banda ultra larga nelle regioni con bassa densità di utenti. In Consiglio nazionale abbiamo recentemente approvato il prolungamento del termine di trattazione dell’iniziativa fino alla sessione primaverile 2021. Questo perché al momento è in corso l’attuazione della mozione Candinas “Aumento della velocità Internet minima a 10 megabit per secondo nel servizio universale”, rispetto ai 3 megabit attuali. Il fornitore del servizio universale (Swisscom) dovrà così garantire in tutte le regioni della Svizzera una connessione Internet di base più veloce di quella esistente.

In una società sempre più digitale e interconnessa è imperativo mettere a disposizione di tutti (e sottolineo di tutti!) infrastrutture di telecomunicazione adeguate e al passo con i tempi. Disparità di ordine geografico sono inconcepibili e vanno assolutamente eliminate. Primi passi a livello cantonale e federale sono stati compiuti. A questo punto è necessaria una coordinazione tra il Ticino e Berna per arrivare ad un’azione concreta nel minor tempo possibile. Non bisogna mollare la presa, poiché questi investimenti di grossa entità portano un duplice vantaggio. Prima di tutto più qualità di vita: grazie all’evoluzione tecnologica saranno possibili nuove forme di lavoro (ad es. telelavoro), vantaggi nella mobilità delle persone, ecc. Secondo, più sviluppo economico nelle valli nei vari settori: turistico, artigianale/industriale e agricolo. E quindi più posti di lavoro. Progresso significa per me saper cavalcare questo tipo di evoluzioni in modo costruttivo, realizzando investimenti sensati e strategici. Questa opportunità di sviluppo economico e sociale va estesa a tutto il Cantone: anche per le nostre valli un futuro dignitoso ad alta velocità!

Rocco Cattaneo, Consigliere nazionale