Per una scuola rivolta al futuro

«Lo diciamo da sempre, perché abbiamo ereditato la visione di Stefano Franscini: la scuola pubblica è il primo tassello della coesione del Paese. Siamo convinti che il parametro principale sul quale misurare la qualità di una società sia il suo sistema formativo, che consente a ogni ragazza e a ogni ragazzo di trovare il suo posto nel mondo.

Nel XXI secolo, il mondo del lavoro ha espresso esigenze sempre più elevate, e la scuola ticinese deve saper rispondere a questa realtà, molto diversa da quella delle epoche precedenti. La missione centrale che la democrazia affida alla scuola, però, è rimasta identica: fornire a ogni giovane pari opportunità di formazione, senza eccezioni, per alimentare l’infinità variabilità dei destini individuali.

Il compito prioritario della formazione non è tanto quello di puntare all’uguaglianza dei risultati finali, quanto quello di stimolare, orientare e valorizzare gli interessi e le potenzialità di ciascuno. Formare non significa solo includere, ma anche dischiudere le menti, premiare la competenza, l’impegno e il merito. Solo così possiamo tenere in funzione l’ascensore sociale: facendo in modo che la scuola faccia avanzare i migliori, indipendentemente dal loro ceto sociale – senza che questo significhi risparmiare sulle risorse destinate alle ragazze e ai ragazzi in difficoltà.»

Dal dialogo con studenti, docenti, genitori ed educatori

Cosa abbiamo fatto?

  • Sostenuto il superamento dei livelli nel secondo biennio della Scuola media attraverso un’offerta diversificata, che sappia meglio interpretare le differenze degli allievi, le esigenze della società e i vari percorsi formativi e professionali. L'obiettivo è di prepararli ad affrontare i cambiamenti e le sfide del futuro.
  • Sostenuto il potenziamento dei percorsi formativi professionali attraverso l’obbligo esteso a tutte le professioni di una seconda lingua e un apprendistato di quattro anni per tutte le formazioni professionali.
  • Favorito la creazione di nuovi posti d’apprendistato attraverso sostegni mirati alle PMI.
  • Sostenuto la creazione di un Polo cantonale di simulazione, quale centro di eccellenza per la formazione di base continua nell’ambito medico-sanitario.
  • Sostenuto la formazione di nuovi logopedisti in Ticino.
  • Sostenuto la creazione di condizioni quadro per lo sviluppo di un Polo di competenza nazionale per la ricerca in Ticino.

Priorità

Scuola dell’obbligo

  • Sostegno a una scuola dell’obbligo capace di includere, ma anche di orientare gli allievi, attraverso il superamento del sistema dei livelli e a maturare le scelte successive alle scuole post-obbligatorie.
  • Sostenere una maggiore conciliabilità tra scuola e vita familiare, soprattutto per la prima infanzia, mediante lo sviluppo degli asili nido.
  • Potenziare l’insegnamento del tedesco nelle scuole dell’obbligo, al fine di offrire ai giovani maggiori opportunità nel mondo del lavoro.
  • Promuovere una migliore finalizzazione delle spese negli istituti scolastici.

Orientamento e scuola professionale

  • Nei prossimi 15 anni 40'000 persone andranno in pensione e attualmente il nostro sistema è in grado di formarne solo 3'000 all’anno. Non solo, ma nel prossimo futuro scompariranno vecchie professioni e ne appariranno diverse nuove. Occorre quindi rafforzare lo snodo fra la scuola dell’obbligo e il mondo del lavoro, favorendo il dialogo fra le aziende, le associazioni di categoria e le istituzioni formative.
  • Potenziare i percorsi formativi negli ambiti in cui si prospettano necessità e opportunità di lavoro.
  • Potenziare lo sviluppo delle nuove competenze di base e trasversali inerenti alle professioni del presente e del futuro.
  • Rafforzare l’offerta di formazione continua, aggiornamento professionale, riqualifica e reinserimento professionale, al fine di preparare ad affrontare positivamente i cambiamenti.
  • Favorire il riconoscimento professionale delle competenze acquisite in attività di volontariato sportivo, culturale e sociale.

Docenti

  • Valorizzare la professione del docente garantendo libertà anche all’iniziativa individuale, che non dev'essere ingabbiata da eccessive prescrizioni metodologiche e pedagogico-didattiche. La formazione continua va non solo garantita, ma promossa.
  • Rivedere la posizione di diversi docenti nominati a tempo pieno con posizioni non più necessarie anche a detta delle rispettive direzioni (ad es. poche ore di lezione complessive, conoscenze minime ecc.).

Ricerca

  • Sostenere e promuovere la ricerca negli istituti superiori presenti in Ticino. In particolare, rafforzare le collaborazioni e le sinergie fra USI, SUPSI, IRB, IOSI e la Scuola universitaria federale per la formazione professionale nella ricerca applicata.

Digitalizzazione e innovazione

  • Sostenere lo sviluppo e l'applicazione anche nella scuola dell'obbligo di nuove forme di apprendimento inerenti alle tecnologie digitali (l’e-learning e il metaverso).
  • Intercettare le nuove professioni del futuro, al fine di orientare o riorientare l'acquisizione di nuove competenze atte a preparare i giovani ad affrontare i cambiamenti nel mercato del lavoro.

COSA FACCIAMO CONCRETAMENTE