Legge sulla legittima difesa: inattuabile, inefficace e inutile

Il prossimo 9 febbraio saremo chiamati a votare sull’iniziativa popolare che propone di rimborsare integralmente tutte le spese procedurali, i disborsi e le spese per la difesa di fiducia per chi viene assolto o prosciolto per reati commessi in stato di legittima difesa.

Perché votare No:

1) Il rimborso integrale obbligherebbe lo stato a rimborsare per esempio tariffe orarie anche di migliaia di franchi.

2) Il Codice di procedura penale prevede già il rimborso di indennità per le spese sostenute, per il danno economico subito e la riparazione del torto morale. Le persone con una situazione finanziaria precaria possono in ogni caso far capo all’assistenza giudiziaria per le spese legali. Il sistema vigente garantisce quindi già l’accessibilità della giustizia a tutti i cittadini e quindi, in questo senso, l’iniziativa non porta elementi nuovi.

3) La proposta creerebbe una disparità di trattamento con tutti gli altri casi di assoluzione o proscioglimento. Perché chi è assolto da una accusa molto infamante come l’abuso sessuale, la pedofilia o casi magari meno gravi come le infrazioni alla Legge sulla circolazione stradale non dovrebbe beneficiare di un trattamento simile?

4) La nuova legge potrebbe legittimare la giustizia privata, facendo magari libero uso delle armi. In Italia recentemente, e dopo l’adozione della legge Salvini, a notte fonda un uomo è stato svegliato da rumori sospetti in giardino. Si è affacciato alla finestra e ha sparato 5 colpi di pistola uccidendo un giovane ladro che stava forzando il deposito degli attrezzi.

5) La nuova legge addirittura viola la legge federale perché prevede il rimborso integrale anche per i casi semplici e bagatellari senza lasciare nessun margine di apprezzamento alle autorità giudicanti.

Quindi se il popolo ticinese dovesse accettare l’iniziativa popolare in parola al primo ricorso tutto cadrebbe come un castello di sabbia.

Giorgio Galusero, granconsigliere PLR, LaRegione, 4 febbraio 2020