Positionspapier - Finanze sane e uno Stato vicino al territorio

Obiettivi. Oltre al bilancio.

Contesto: finanze pubbliche malate.

  • Il Preventivo 2023 : disavanzo tra i 170 e i 230 mio, superando i 2.5 mia di CHF di debito pubblico
  • Occorre risparmiare 150 milioni (o anche di più), per arrivare a:
    • Disavanzo 40 mio nel 2024
    • Pareggio di bilancio nel 2025 (senza esser irragionevolmente fiscali, milione in più, milione in meno)

Salute delle finanze: lo strumento del risanamento.

  • Il risanamento finanziario non è fine a sé stesso
  • Avere finanze sane significa avere uno Stato maggiormente sostenibile, poiché spende bene o assicura la giusta pressione fiscale, assicurando maggiore equità sociale e intergenerazionale
  • Spendere bene significa:
    • spendere il giusto
      • bilanciando entrate e uscite, nel rispetto delle future generazioni e della loro capacità di investimento
    • spendere dove serve
      • identificando le priorità politiche nella gestione corrente
      • preservando la capacità di investimento
  • Assicurare la giusta pressione fiscale significa
    • imporre il giusto
      • assicurando l’opportuna equità sociale e intergenerazionale
      • attirando in Ticino buoni contribuenti grazie a un fisco competitivo
  • Il PLR ha da sempre questo strumento nei suoi programmi: è un risvolto della responsabilità di governo

Senso del decreto Morisoli.

  • Darsi questo principio significa spingere lo Stato – inteso come Consiglio di Stato, Gran consiglio e amministrazione pubblica – a compiere delle scelte, valutare la qualità, l’efficacia e l’efficienza dell’azione pubblica.
  • Inoltre, non bisogna dimenticare che su questo principio anche la si è chiaramente espressa a favore       

Oltre allo strumento delle finanze sane: obiettivi della buona politica

  • In questi primi scorci di manovra: si parla unicamente di cifre, ma non di obiettivi né di traguardi. Dove sono?
  • Il Consiglio di Stato non ha spiegato come ottenere delle finanze sane e, nell’ambito di questa riforma finanziaria, non hanno nemmeno posto degli obiettivi a cui tendere a livello di gestione e azione pubblica. Il Parlamento deve contribuire alla definizione e pretendere questi obiettivi.
  • Parte di questi obiettivi sono emersi finalmente nella comunicazione del CdS alla Commissione della gestione, nell’ambito del progetto di analisi della spesa pubblica.

I 10 obiettivi per il PLR

1. La politica delle priorità: significa saper stabilire le priorità nei vari ambiti di intervento dello Stato (lavoro, socialità, formazione, economia, sanità, mobilità, ecc.), avendo la responsabilità e il coraggio di dire ciò che deve subito realizzarsi e ciò che può attendere.

  • Esempio: un credito per l’innovazione, un edificio scolastico o il trasporto pubblico è prioritario rispetto a determinate opere ancora funzionanti o che rispettano standard minimi inutili da innalzare

2. La politica degli investimenti: significa distinguere le proposte (parlamentare e governative) che sono semplici spese di gestione corrente dagli investimenti, che contribuiscono al benessere di domani o alla creazione di redditto/entrate virtuose (non imposte) per lo Stato.

  • Esempio: investire nelle infrastrutture dei dati, nell’ambito del turismo e dello sviluppo regionale o della mobilità.

3. La politica dei doveri: significa promuovere prestazioni pubbliche coerenti con una società dove gli individui hanno sì dei diritti, ma anche il dovere di assumere in primis le proprie responsabilità, senza preteseo automatismi.

  • Esempio: se un sussidio non viene utilizzato non significa che occorre automaticamente estendere i parametri di accesso (v. credito ponte COVID)

4. La politica dello sviluppo: significa  promuovere, e non penalizzare con razionamenti controproduttivi, i servizi dello Stato che contribuiscono a generare un indotto sostenibile. Alcuni uffici creano indotto e consentono all’economia di girare a pieno regime

5. La politica della sussidiarietà: significa applicare celermente le riforme parziali di TI2020 affinché ci sia una maggiore responsabilità politica e trasparenza, grazie a una migliore suddivisione dei compiti tra Comune e Cantone. Ulteriori riforme più incisive sono benvenute.

  • Esempio: vedi lista delle misure previste da TI2020

6. La politica della valorizzazione: significa promuovere un’amministrazione che possa  e sappia assumersi rischi e responsabilità amministrative.

  • Esempio: bloccando immediatamente tutte le direttive interne che svuotano la capacità analitica e decisionale dei funzionari

 7. La politica degli obiettivi: significa orientare l’amministrazione fissando obiettivi chiari.

  • Esempio: introduzione una gestione per obiettivi che vada oltre ai parametri quantitativi valutare anche la qualità del lavoro (mozione PLR sarà depositata nel mese di giugno).

8. La politica della razionalizzazione: significa bloccare la creazione di nuove Sezioni amministrative che non migliorano il servizio al cittadino, ma estendono ulteriormente le spese (v. esempio del CERDD)

  • Esempio: revisione critica della creazione di nuove Sezioni in seno all’AC e di tutti i settori che rischiano un doppione o una sovrapposizione

9. La politica dell’innovazione: significa cogliere responsabilmente le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, digitalizzando lo Stato e i suoi processi produttivi, migliorando i servizi all’utenza, al cittadino e alle aziende

  • Esempio: digitalizzazione totale del servizio al cittadino entro il 2026 (mozione PLR sarà depositata nel mese di giugno) e impiego dell’intelligenza artificale (v. interrogazione 116.21 del 1.12.2022)

10. La politica delle istituzioni: significa assicurare agli organi politici dello Stato ruoli, strumenti e competenze che permettano loro di assumere pienamente le proprie responsabilità, per cui al Legislativo il compito di indicare cosa vuole (obiettivi di impatto) e all’esecutivo quello di precisare come arrivarci/ottenerlo (obiettivi e modalità prestazionali)

  • Esempio: la definizione concreta degli obiettivi esposti in questo documento da parte del Consiglio di Stato e Parlamento.

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