Le continue restrizioni del Consiglio federale smontano il federalismo e penalizzano i Cantoni responsabili

Soffocare l’economia e la vita sociale non aiuta a vincere la battaglia contro il virus

Berna archivia i principi del federalismo e ignora gli sforzi dei Cantoni più responsabili. Le decisioni odierne del Consiglio federale, che ha deciso per la linea severa nei confronti dei Cantoni sulle misure per far fronte alla pandemia di Covid-19, rappresentano - malgrado le eccezioni - un’ingiusta punizione per realtà come il Ticino e la Svizzera romanda, che molto hanno fatto a tutti i livelli nella lotta al virus. Viviamo un nuovo e pericoloso segnale per lo spirito confederale. Non si può vivere nell’incertezza di decisioni che potrebbero cambiare ancora tra pochi giorni generando ulteriore confusione.

Come PLRT avremmo auspicato maggior ragionevolezza dal Consiglio federale, applicando misure più comprensibili e adatte alle situazioni regionali. E questo sia per gli attori economici, sia per una popolazione già fortemente provata dalla situazione e che in questo momento vivono un disorientamento sul futuro delle proprie attività, a causa di una politica per nulla lineare da parte di Berna. Mettere in ginocchio gli esercizi pubblici e la ristorazione sarà un colpo molto duro per le economie cantonali; anche la scelta di vietare le aperture domenicali dei negozi impedirà di diluire maggiormente il flusso degli acquisti natalizi e favorire così il commercio locale. Mal si comprende, infine, le limitazioni previste per musei e biblioteche, dove le norme igieniche sono facilmente rispettabili. Una serie di limitazioni dovute – in buona sostanza – all’immobilismo di alcuni Cantoni della Svizzera tedesca nell’ambito delle misure per fronteggiare la pandemia.

È importante ribadire che il benessere della popolazione dipende dalla salute fisica ma anche psichica, così come dai posti di lavoro e la loro sicurezza, dalle libertà e dalle relazioni sociali. Un equilibrio prezioso messo fortemente in discussione dalle decisioni del Consiglio federale. Ci auguriamo che le eccezioni previste non siano il classico esercizio alibi ma che permettano davvero di attuare soluzioni rispettose dei Cantoni e dei loro sforzi. In questo senso il PLRT si attiverà con il PLR nazionale affinché le prossime settimane saranno scandite da maggiore chiarezza, coerenza e rispetto delle prerogative cantonali.