Per il PLR e per la Svizzera una giornata di votazioni federali in chiaroscuro

La tassa di bollo continuerà a pesare sullo sviluppo delle nostre aziende.

Condizionato dalla retorica contro l’economia sfoderata dalla sinistra, l'elettorato ha purtroppo respinto l'abolizione della tassa di bollo. Con il “no” all'abolizione di questa tassa, per il nostro Paese sfuma l’occasione di essere un territorio più interessante per le PMI e le start-up. Tuttavia, il PLR continuerà a battersi per l'abolizione delle tasse inutili e in favore dell'attrattività della Svizzera come piazza economica, soprattutto in vista della revisione fiscale dell'OCSE. Il PLR è anche preoccupato per il “no” al pacchetto sui media, che mette ulteriore pressione sul quarto potere dello Stato, confrontato con continui cali pubblicitari, soprattutto a livello regionale, che non può che incidere negativamente anche sulla qualità del lavoro giornalistico. Preoccupa invece il “si” al divieto di pubblicità per il tabacco, perché rappresenta un precedente che apre la porta ad altri divieti, a cui il PLR si oppone fermamente, soprattutto quando sono ideologici e poco efficaci. Non sorprende infine il No al divieto per la sperimentazione animale e umana, che protegge la Svizzera come centro per la ricerca. Un risultato importante perché non blocca la scienza, la cui importanza avanza anche in Ticino con alcuni centri di eccellenza all’avanguardia.

Il PLR deplora il “no” all'abolizione della tassa di bollo. Al Consiglio nazionale, 120 deputati hanno votato per la sua abolizione e 70 parlamentari - soprattutto di sinistra - si sono espressi contro. La tassa penalizza fino all'80% delle piccole e medie imprese e delle start-up e non solo le multinazionali, come sostenuto dalla sinistra. L'abolizione della tassa di bollo avrebbe rafforzato la nostra crescita economica, generando reddito, garantendo e creando posti di lavoro. Il No rafforza comunque ancora di più la convinzione del PLR nel continuare i suoi sforzi per rafforzare la Svizzera come piazza economica e per abolire il maggior numero possibile di tasse inutili. Prossimo passo: l’imposta preventiva.

Aiuti ai media: servono misure urgenti
La promozione della stampa è una tradizione Svizzera che ha dato prova di efficacia fin dal 1849, ma i cittadini hanno manifestato oggi qualche perplessità su questo  strumento con il no al pacchetto di aiuti ai media. L’evoluzione del panorama mediatico e le crescenti difficoltà sul mercato pubblicitario hanno causato in Svizzera la perdita di numerose testate negli ultimi anni e imporranno comunque a breve di trovare soluzioni urgenti per sostenere e salvaguardare la diversità (anche regionale e linguistica) e la pluralità dell’informazione in Svizzera.

Sì alla Svizzera come centro di ricerca
Il PLR è soddisfatto dalla scelta  dell'elettorato di votare contro l'iniziativa per il divieto della sperimentazione animale e umana. Non ci sono alternative che non siano già utilizzate oggi a questo genere di sperimentazione, perché la sperimentazione animale è costosa. Gli elettori non sono stati abbagliati dagli argomenti del comitato d'iniziativa e con il loro “no” hanno assicurato  alla Svizzera un futuro come centro di ricerca e garantito che la qualità dell'assistenza sanitaria possa continuare ad essere mantenuta ad un livello elevato.

A fumare non si inizia con la pubblicità del tabacco
Il PLR prende infine atto del "sì" al divieto della pubblicità del tabacco. Vietare la pubblicità di un prodotto legale non è compatibile con la libertà economica, soprattutto quando è sostanzialmente inefficace a livello della salute. Ogni persona è in grado di decidere da sola cosa consumare e cosa no. I giovani non sono sedotti dalla pubblicità del tabacco, ma dalla pressione dei loro amici – come emerso in più e più occasioni. Il divieto di pubblicità crea un precedente e apre le porte ad ulteriori divieti di pubblicità su prodotti considerati dannosi per la salute: Alcol, grassi, zucchero, ecc.