Nel 2025 il PLR Ticino ha lavorato con costanza per un Cantone più competitivo, affidabile e vicino alle esigenze quotidiane delle persone. In Gran Consiglio, a Berna e sul territorio abbiamo messo al centro potere d’acquisto, qualità delle cure, sviluppo economico e meno burocrazia. Con proposte, prese di posizione e campagne mirate abbiamo chiesto decisioni chiare su premi di cassa malati, infrastrutture, scuola, giovani e digitalizzazione dello Stato.
In un contesto segnato da premi in aumento, maltempo eccezionale, incertezze internazionali e qualche turbolenza istituzionale, abbiamo scelto la via della responsabilità: conti in ordine, riforme mirate, sostegno a chi crea lavoro e tutela di chi è più fragile. Insieme abbiamo difeso la credibilità delle istituzioni, la libertà di iniziativa e il diritto a servizi pubblici moderni, efficienti e al passo con i tempi.
Economia, turismo e finanze pubbliche
Nel campo dell’economia e delle finanze il PLR ha spinto per un uso più intelligente delle risorse pubbliche, affinché ogni franco investito generi crescita, innovazione e posti di lavoro di qualità. Abbiamo chiesto di sfruttare le opportunità offerte dal contesto finanziario favorevole e dagli utili straordinari per rafforzare sviluppo regionale, infrastrutture e competitività del Cantone. Allo stesso tempo abbiamo difeso finanze sane, sostenendo scelte di bilancio responsabili e riforme che non scaricano i costi sulle generazioni future.
- Utili della Banca nazionale per lo sviluppo ticinese: proposta di destinare una parte degli utili straordinari a sviluppo regionale, mobilità e ricostruzione della Vallemaggia, trasformandoli in motore di crescita e occupazione qualificata.
- Obbligazioni cantonali e obbligazioni territoriali: richiesta al Cantone di usare il mercato obbligazionario, come Lugano e Bellinzona, per finanziare ricostruzione post-alluvione e progetti strategici con capitale privato a costi contenuti.
- Sgravi per le imprese e meno burocrazia: sostegno alla semplificazione di regole e procedure in settori chiave (farmaceutica, edilizia, appalti, industria) per ridurre oneri amministrativi e favorire competitività e innovazione.
- Credito quadro per il turismo ticinese: sostegno a un credito che genera un forte effetto leva sugli investimenti privati, rafforzando alberghi, B&B e l’intera filiera turistica in tutto il territorio cantonale.
- Sostegno agli impianti di risalita: appoggio al credito fino al 2029 per gli impianti di risalita, riconoscendone il ruolo nel mantenere viva la montagna, l’occupazione e un turismo quattro stagioni.
- Turismo e cicloturismo: proposta di sviluppare il cicloturismo con percorsi dedicati, servizi “bike-friendly” e strutture ricettive adeguate, per creare nuove opportunità economiche nelle valli.
- Credito straordinario per la ricostruzione in Vallemaggia e Leventina: sostegno al credito cantonale per ripristinare infrastrutture e sicurezza nelle regioni colpite dal maltempo, come segnale concreto di vicinanza alle popolazioni.
- Dazi americani e export ticinese: domanda al Governo sugli effetti dei nuovi dazi USA su metalmeccanica, elettronica, orologeria e chimica, chiedendo tavoli di lavoro per proteggere imprese e posti di lavoro.
- FFS: il Ticino non è una periferia: Critica allo smantellamento di FFS Cargo per l’aumento atteso del traffico pesante e la perdita di posti di lavoro, chiedendo un cambio di strategia a tutela di ambiente ed economia.
- Preventivo 2026: PLR e Centro per una scelta di responsabilità: sostegno a un bilancio che attua le decisioni popolari sui premi di cassa malati, tutela il ceto medio e mantiene finanze sane senza aumenti d’imposta.
Sanità e socialità
Nel 2025 il PLR ha concentrato gran parte del proprio impegno su sanità e socialità, con un obiettivo chiaro: cure di qualità accessibili per tutti, contenendo la crescita dei costi e degli abusi. Abbiamo acceso i riflettori sulla penuria di farmaci, sui problemi di sicurezza nelle cure e sulle inefficienze del sistema, chiedendo più trasparenza e una pianificazione ospedaliera più coraggiosa. Parallelamente abbiamo proposto soluzioni strutturali per frenare l’aumento dei premi e aggiornare un sistema sociale fermo da oltre vent’anni.
- Penuria di farmaci: richiesta di chiarimenti al Governo sulla durata prevista della carenza di medicinali, sugli effetti sui prezzi e sulle possibilità di coordinamento oltreconfine.
- Riduzione dei premi di cassa malati tramite maggiore copertura dei costi ospedalieri: proposta di aumentare temporaneamente la quota cantonale dei costi ospedalieri stazionari sul modello di Zugo, per ridurre in modo sensibile i premi di tutti gli assicurati senza appesantire il bilancio.
- “Terza via” fiscale sulle deduzioni dei premi: modello che collega automaticamente le deduzioni fiscali all’aumento dei premi, con tetti massimi e documentazione obbligatoria, per aiutare famiglie e ceto medio senza creare un buco immediato nelle finanze cantonali.
- Costi ospedalieri sotto la lente: richiesta di analisi dettagliata su ospedali multisito, cure ambulatoriali e gestione dei costi, con riferimento a modelli virtuosi come Friburgo e Zugo, per ottenere risparmi senza tagliare la qualità.
- Qualità e sicurezza nelle cure EOC: richieste di chiarimenti su eventi problematici segnalati, numeri di incidenti interni e gestione dei rischi, chiedendo più trasparenza, cultura dell’apprendimento dagli errori e fiducia dei pazienti.
- Pianificazione ospedaliera “coraggiosa”: proposta di concentrare alcune specialità in centri di eccellenza, ridurre doppioni e complicazioni, rendere i turni più sostenibili e ottenere risparmi strutturali garantendo l’accesso alle cure.
- Cure a domicilio: più controllo, meno abusi: richiesta di dati trasparenti, coordinamento fra attori e strumenti per evitare doppie fatturazioni e costi ingiustificati, destinando le risorse a chi ha realmente bisogno.
- Riforma strutturale del sistema sociale ticinese: proposta di revisione completa della socialità dopo vent’anni, per meglio proteggere chi è in difficoltà, rafforzare gli incentivi al lavoro e ridurre abusi e sprechi.
- Registro cantonale delle curatele: richiesta di un registro centralizzato che segnali automaticamente le anomalie di fatturazione, per proteggere le persone fragili e ridurre i costi per i Comuni.
- Conciliabilità famiglia–lavoro: definizione di 12 principi liberali-radicali per una conciliabilità sostenibile e sostegno ai passi concreti del Cantone su personale formato, nuovi posti nei nidi e rette più accessibili.
- Priorità alle famiglie prima di nuove proprietà immobiliari dello Stato: opposizione all’acquisto di Alloggi SA da parte del Cantone, chiedendo che le risorse vadano a nidi, rette stabili e trasparenza negli aiuti alle famiglie.
Mobilità, territorio e ambiente
Il PLR ha difeso una visione di mobilità che tenga insieme libertà di movimento, qualità di vita e sviluppo ordinato del territorio. Ci siamo opposti a soluzioni facili ma ingiuste come i pedaggi selettivi al Gottardo, chiedendo invece investimenti seri su strada e ferrovia, coordinati con l’Italia e con Berna. In parallelo abbiamo rilanciato interventi sulla sicurezza del territorio, sulle infrastrutture prioritarie del Ticino e sulla riqualifica degli spazi fortemente toccati dal traffico.
- Materiali inerti nei fiumi: critica alla decisione del Governo di respingere cambiamenti nella gestione degli inerti, richiamando le alluvioni in Vallemaggia e chiedendo misure preventive più incisive.
- Traffico a rischio collasso per i lavori sull’A9: richiesta di un coordinamento efficace fra autorità svizzere e italiane per evitare blocchi del traffico transfrontaliero e caos viario in Ticino.
- Pedaggio al San Gottardo e al San Bernardino: opposizione a pedaggi che renderebbero il Ticino l’unico Cantone con “prezzo d’entrata” e denuncia della loro inefficacia nel ridurre il traffico, chiedendo investimenti su ferrovia e rete stradale moderna.
- Tassa di transito da frontiera a frontiera: sostegno a una tassa mirata su chi attraversa la Svizzera senza fermarsi, vista come risposta più equa al traffico di transito rispetto ai pedaggi al Gottardo.
- Petizione “Sopra la vita, sotto l’autostrada”: richiesta di coprire lunghi tratti della A2 tra Bissone e Chiasso per ridurre rumore e inquinamento e creare nuovi spazi verdi e di qualità per i residenti.
- Copertura delle autostrade: pianificare le: invito ad approfondire la fattibilità tecnica, ambientale ed economica delle coperture autostradali, prendendo esempio da esperienze positive come Airolo e l’Alto Vedeggio.
- A2–A13 e PoLuMe: valorizzazione dello studio che indica queste opere come prioritarie entro il 2045 e richiesta di varianti con tratti coperti e gallerie per migliorare la qualità di vita nel Mendrisiotto.
- Velocità a 80 km/h su lunghi tratti autostradali: opposizione a un’ipotesi di generalizzazione di limiti più bassi, considerata penalizzante per il Ticino e poco coerente con il ruolo dell’autostrada.
- Secondo tubo del San Gottardo: richiesta di chiarimenti su ritardi, difficoltà geologiche e sovracosti, per programmare meglio cantiere, traffico e impatto sul territorio di Airolo.
- Rustici ed edifici storici: proposta di soluzioni fiscali e meno burocrazia per sciogliere comunioni ereditarie e favorire il recupero di rustici e stabili, contrastando l’abbandono del patrimonio storico.
- Dimensionamento delle zone edificabili: richiesta di chiarimenti sugli effetti della revisione delle zone edificabili sui proprietari e sui Comuni, difendendo proprietà privata, libertà individuale e trasparenza nelle decisioni.
- Gestione del lupo e predazioni: da un lato richiesta di trasparenza sui costi di gestione del lupo, dall’altro richiesta di misure più concrete e criteri meno rigidi per la regolazione dei branchi, a tutela dell’agricoltura di montagna.
- Strategia cantonale per l’idrogeno verde: richiesta di una strategia chiara che sfrutti il potenziale idroelettrico ticinese per produrre idrogeno verde, creando una filiera innovativa con SUPSI, USI e partner internazionali.
- Solare “intelligente” e autoconsumo: promozione di un uso più efficiente del fotovoltaico con autoconsumo, batterie e comunità energetiche, per ridurre sprechi di energia e costi di rete.
Istituzioni, sicurezza e giustizia
Sul piano istituzionale il PLR ha rivendicato per tutto l’anno il ruolo di garante delle regole e della collegialità, opponendosi a scelte dettate da logiche di partito. Abbiamo sostenuto riforme per rendere Parlamento e giustizia più efficaci, riducendo lungaggini e contenziosi inutili che bloccano scuole, case anziani e progetti pubblici. Nello stesso tempo siamo intervenuti sul tema dell’ordine pubblico e del ruolo dei media, difendendo il diritto di protesta e il diritto dei cittadini a partecipare in sicurezza alla vita politica.
- Meno burocrazia, più autonomia per i Comuni: organizzato un workshop con sindaci e municipali PLR che ha evidenziato eccesso di regole in edilizia, scuola e pianificazione, chiedendo tempi più rapidi e decisioni vicine ai cittadini.
- Se lo Stato ha già i tuoi documenti… perché richiederli?: proposta di centralizzare banche dati pubbliche e smettere di chiedere ai cittadini documenti già in possesso dell’amministrazione, per uno Stato più snello e digitale.
- Amministrazione digitale più vicina al cittadino: sollecitazioni che hanno contribuito alla strategia cantonale di trasformazione digitale, con sportello online, gestione elettronica dei documenti e meno doppioni nella raccolta dati.
- Arrocco della Lega in Governo: richiamo al rispetto delle regole, della collegialità e dell’interesse pubblico nelle redistribuzioni di Dipartimenti, sottolineando il rischio di perdita di credibilità delle istituzioni.
- Soglia di sbarramento al 3% per il Gran Consiglio: proposta di riforma respinta dal Parlamento che mirava a rendere il lavoro parlamentare più efficiente, sottolineando l’occasione persa di far decidere i cittadini.
- Meno ricorsi e più progetti: richiesta di un uso più proporzionato del diritto di ricorso in materia ambientale, con criteri chiari per evitare blocchi infiniti a progetti di interesse pubblico.
- “Sblocchiamo il Ticino”: proposta di concentrare i ricorsi in un’unica procedura e di limitarli a chi è realmente toccato, per accelerare scuole, case anziani e opere utili alla collettività.
- Multe del bus in tribunale?: proposta di spostare le multe sui trasporti pubblici dal penale all’amministrativo, liberando risorse della giustizia per i casi più rilevanti.
- Diritto di protesta e ordine pubblico: difesa del diritto di manifestare unita alla condanna di intimidazioni e violenze, con ringraziamento alle forze dell’ordine per la gestione professionale.
- Servizio pubblico radiotelevisivo: serve equilibrio: critica a una copertura ritenuta sbilanciata da parte della RSI e richiamo alla responsabilità nel trattare eventi politici importanti.
- Asilanti e ordine pubblico: richiesto chiarimenti sugli avvenimenti di disordine pubblico causati da richiedenti l’asilo avvenuti nel Mendrisiotto e a Locarno.
Scuola, giovani e innovazione
Per il PLR il futuro del Ticino passa da scuola di qualità, formazione professionale forte, più opportunità per i giovani e investimento nell’innovazione. Nel 2025 ci siamo battuti per più lingue nella formazione di base, per difendere il valore dell’esame scritto nell’apprendistato e per avere un sistema di formazione docenti moderno, trasparente e riconosciuto a livello svizzero. Abbiamo inoltre sostenuto una nuova legge giovani, misure per conciliare lavoro e famiglia e progetti che rafforzano ricerca, digitale e transizione energetica.
- Tedesco in prima media rinviato al 2026: accettazione pragmatica del rinvio per mancanza di docenti, con la richiesta che non vi siano ulteriori ritardi nell’introduzione effettiva.
- Una seconda lingua per tutti gli apprendisti: sostegno all’introduzione di una seconda lingua obbligatoria nella formazione professionale, per aumentare le opportunità lavorative e formative dei giovani ticinesi.
- No all’ennesimo esperimento sull’istruzione: opposizione all’abolizione degli esami scritti di cultura generale per apprendisti, difendendo merito, qualità e uniformità dei criteri di valutazione.
- “Esame scritto di cultura generale addio?”: richiesta al Governo di prendere posizione sulla riforma federale, evidenziandone i rischi per la qualità della formazione e la preparazione alla vita reale. Grazie al PLR, l’esame scritto sarà mantenuto.
- Divisione della scuola: la conduzione merita ancora fiducia?: richiesta di spiegazioni sul caso dell’abilitazione dei docenti al DFA e, più in generale, sulla gestione della Divisione della scuola.
- Nomine ai vertici SIMS: troppe zone d’ombra: domanda di chiarezza sulla riconferma di candidati bocciati dal Tribunale, a tutela della credibilità delle procedure di nomina.
- Due grandi progetti per Lugano: Città della musica e nuova scuola media: sostegno a due interventi che rafforzano cultura e formazione, creando un polo d’eccellenza e una scuola media moderna nel cuore della città.
- Nuovo modello per formare i docenti: proposta di sistema abilitativo più flessibile, con abilitazioni combinate, collegamento al mondo del lavoro, sinergie tra istituti e apertura a percorsi extra-cantonali.
- Nuova legge giovani: valorizzazione di una legge che dà più voce e spazi a bambini e ragazzi, includendo la facilitazione dell’uso di spazi all’aperto per iniziative spontanee.
- Difesa del programma Gioventù+Sport: critica ai possibili tagli federali, sottolineando il ruolo dello sport in salute, educazione e coesione sociale.
- Il PLR vigila su ricerca e innovazione: interventi per reagire al blocco USA sui microchip, garantire accesso alle tecnologie critiche e sfruttare al meglio il ritorno al programma europeo Horizon.
- Attirare talenti dagli USA: proposta di accogliere ricercatori penalizzati dai tagli alle università americane, usando borse di studio e collaborazioni per rafforzare la Svizzera come hub scientifico globale.
- Strategia digitale cantonale: richiesta e valorizzazione di una trasformazione digitale dell’amministrazione, con servizi online, documenti elettronici e formazione alle competenze digitali per cittadini e personale.
- SUPSI: una mossa per il futuro: proposta di aumentare le rette per studenti stranieri in linea con i politecnici, liberando risorse per potenziare l’offerta formativa per gli studenti ticinesi.
- USI: “porte girevoli” al vertice?: richiesta di chiarimenti sulle dimissioni ravvicinate dei rettori e sulla governance dell’ateneo, per garantirne stabilità e credibilità.
- Educazione finanziaria: sostegno in Parlamento dell’iniziativa sull’educazione a un uso più consapevole del denaro. Un passo nella giusta direzione per dare ai nostri giovani gli strumenti contro debiti, trappole digitali e dipendenze economiche.
Dossier europeo
Sul fronte europeo il PLR ha sostenuto un approccio aperto ma vigile, favorevole a nuovi accordi con l’Unione europea ma solo con garanzie democratiche e tutele concrete per Cantoni di frontiera come il nostro. Abbiamo difeso la necessità di una doppia maggioranza di Popolo e Cantoni per approvare gli accordi e chiesto misure specifiche per il mercato del lavoro ticinese, in particolare nella ridefinizione delle misure d’accompagnamento.
- Dossier europeo con condizioni chiare: sostegno all’idea che gli accordi con l’UE siano sottoposti alla doppia maggioranza e richiesta di una clausola di salvaguardia applicabile anche a livello cantonale, con strumenti efficaci per proteggere salari e posti di lavoro in Ticino.
- Unità di intenti e critica alle soluzioni estreme: richiami a una posizione coerente e realista sul futuro rapporto con Bruxelles e critica alle proposte che rischiano di destabilizzare il Paese, come l’iniziativa sui 10 milioni di abitanti.
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