Si va finalmente verso la normalità: ora guardiamo al futuro del Ticino

Un passo deciso verso la normalità e le libertà. Il PLR accoglie con favore le decisioni odierne del Consiglio federale che mostrano finalmente l’uscita – speriamo definitiva – dalla crisi pandemica e le sue restrizioni. Buone notizie, dunque, dal nostro Consigliere federale e Presidente della Confederazione, Ignazio Cassis.

Dopo questa lunga fase caratterizzata da divieti e obblighi, è quindi arrivato il momento di guardare davvero al rilancio della società, dell’economia e di tutto il nostro Cantone, attraverso un’azione politica concreta: più libertà, meno burocrazia e sostegno allo sviluppo di posti di lavoro. In questo senso il PLR rilancia l’importanza delle misure per attenuare la pressione fiscale, liberalizzare il commercio, sviluppare nuove filiere (ad esempio il gaming), ma non solo. La questione dell’approvvigionamento energetico impone una svolta anche nella produzione delle energie rinnovabili, facilitandone la loro produzione.  

Lavoro e fiscalità: il motore per la ripartenza

Come partito continueremo a batterci con vigore affinché le aziende e le PMI possano seminare in Ticino su un terreno fertile, con particolare attenzione ai settori maggiormente toccati dai contraccolpi della crisi pandemica. Nel concreto, è particolarmente importante che i commerci possano beneficiare di condizioni di operatività più flessibili e adatte ai nostri tempi, ad esempio pensando agli orari e ai giorni di apertura, soluzione da tempo sostenuta dal PLR, che intende permettere anche il numero di negozio che possono aprire. Analogamente, ai ristoratori va garantito di poter lavorare confrontandosi con meno burocrazia e maggiore flessibilità. Senza dimenticare gli sgravi sulle successioni aziendali, affinché posti di lavoro, conoscenze e competenze non vadano perse.

Attenzione a ceto medio, giovani e formazione

Particolare attenzione andrà poi dedicata all’attutire i possibili contraccolpi a medio termine dopo la crisi per famiglie, ceto medio e giovani. Con il deciso sostegno all’iniziativa popolare delle Donne Liberali Radicali per l’introduzione dell’imposizione individuale, il PLR è in prima linea nel favorire la conciliabilità lavoro-famiglia e le possibilità di carriera per le donne. Per quanto concerne i giovani, già durante la fase calda della crisi come PLR abbiamo scritto al Governo con la richiesta di chinarsi sulla tematica del crescente disagio di queste fasce d’età. La scuola dell’obbligo, il post-obbligatorio e le scuole professionali devono rimanere cantieri centrali per il nostro futuro, così come il miglioramento delle competenze digitali a tutti i livelli. Come PLR abbiamo proseguito il lavoro, occupandoci direttamente della scuola media e avanzando proposte parlamentari per l’apprendistato. Continueremo ad impegnarci in questa direzione.

Ricerca e ambiente: una grande opportunità

L’importanza della ricerca è apparsa in tutta la sua evidenza durante la crisi. Per questo motivo, l’uscita dal periodo difficile deve coincidere con una spinta ulteriore per il settore in Ticino. Lo sviluppo dell’IRB a Bellinzona e l’entrata in vigore del master in medicina sono due tasselli fondamentali, che vanno sostenuti ed ampliati. Ad esempio riprendendo il discorso dell’Ospedale universitario. Accanto alla ricerca, la sfida ambientale rappresenta una vera opportunità di sviluppo tecnologico e innovativo per il Ticino (anche per quanto concerne l’approvvigionamento di materie prime). Alla politica di divieti, tasse e limitazioni, il PLR oppone ed opporrà una strategia fatta di ecologia senza ideologia. Questa posizione verrà precisata nel corso del Comitato cantonale del prossimo 10 marzo.

Alessandro Speziali, presidente: “Con le decisioni odierne del Consiglio federale, il Paese torna a respirare aria fresca. Il compito della politica è ora quello di ridare slancio a tutti i settori, creando le condizioni per una vera ripartenza a tutti i livelli, fatta di meno ostacoli burocratici e più spinta innovativa. Si dice sempre che le opportunità si nascondono nelle difficoltà. Dimostriamolo partendo dal Ticino. Senza dimenticare ciò che ripetiamo fin dall’inizio della crisi: libertà significa responsabilità – ma anche fiducia”.