Il PLR rileva che una revisione della LE va salutata positivamente. Negli ultimi anni il PLR si era espresso più volte, con degli atti parlamentari che sono in buona parte stati ripresi nel nuovo disegno di legge.
In generale constatiamo però che ancora una volta al ruolo centrale dei Comuni ticinesi non è stata posta la giusta attenzione. Riteniamo infatti che questa era un'ulteriore occasione per valorizzare il ruolo del Comune quale istituzione più prossima al cittadino. La revisione totale di una legge così importante come quella in oggetto, che ha effetti nella quotidianità dei Comuni ticinesi, avrebbe meritato un approccio differente. Pensiamo in particolar modo alla ripartizione dei compiti, ma soprattutto delle competenze, tra Cantone e Comuni. In buona sostanza riteniamo che oltre agli obiettivi stabiliti (accelerare, semplificare, completare), si sarebbe potuto e dovuto perseguire anche l'obiettivo di riorganizzare compiti e competenze tra i livelli istituzionali coinvolti. In estrema sintesi vedremmo di buon occhio la fissazione di un limite (tipologia di intervento edilizio) entro cui i Comuni, in base alla propria organizzazione, possono assumerne totalmente la responsabilità.