Alptransit per guardare nuovamente a Sud - L'editoriale del 14 febbraio

Durante la campagna elettorale per il Consiglio di Stato ho parlato spesso della necessità per il Mendrisiotto di investimenti massicci in progetti per valorizzare il territorio. Provocatoriamente dissi anche che il Mendrisiotto necessitava, ma lo credo fermamente tuttora, di centinaia di milioni di franchi di investimenti pubblici per stimolare e perché no rilanciare quella voglia di fare impresa che in questa regione è sempre stata viva.

Durante la campagna elettorale per il Consiglio di Stato ho parlato spesso della necessità per il Mendrisiotto di investimenti massicci in progetti per valorizzare il territorio. Provocatoriamente dissi anche che il Mendrisiotto necessitava, ma lo credo fermamente tuttora, di centinaia di milioni di franchi di investimenti pubblici per stimolare e perché no rilanciare quella voglia di fare impresa che in questa regione è sempre stata viva. In buona sostanza proponevo nuove e più attuali “condizioni quadro” a favore della qualità di vita e dell’economia. Lo pensavo allora e lo credo ancor di più oggi che il tema su cui il Mendrisiotto deve fare quadrato è uno ed è AlpTransit.

Il completamento di AlpTransit in Ticino è fondamentale per il Mendrisiotto perché porta con sè il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, ma soprattutto perché questo permetterà di potenziare il trasporto pubblico sulla linea ferroviaria esistente, che oggi è utilizzata anche per il trasporto merci, creando una sorta di metrò a cielo aperto tra il Mendrisiotto e il Luganese. Ma non solo. AlpTransit porrà fine alla presa in ostaggio da parte delle FFS di enormi comparti ferroviari a Chiasso, ridestinando finalmente questi terreni alla popolazione e all’economia del Basso Mendrisiotto. D’altra parte non possiamo fare mistero che il ruolo delle ex regie federali è stato decisamente ridimensionato negli ultimi anni e pertanto è necessario individuare altri settori che sappiano trainare l’economia della regione e perché no magari guardando oggi come in passato nuovamente a sud.

Mi rendo conto che lo scacchiere su cui si gioca questa partita travalica ampiamente i confini regionali e cantonali ed è per questo che occorre la massima condivisione delle idee e un buon gioco di squadra tra gli attori locali e coloro che sono impegnati a Bellinzona e a Berna. Noi liberaliradicali ci siamo!

Sebastiano Gaffuri, vicepresidente