Come aerei. Senza carburante

Dai toni trionfalistici allo schianto, nel breve volgere di una settimana. Da “salvatori della patria”, il sindaco di Lugano Borradori e il Consigliere di Stato Zali si ritrovano improvvisamente a terra, come aerei senza carburante.

Dai toni trionfalistici allo schianto, nel breve volgere di una settimana. Da “salvatori della patria”, il sindaco di Lugano Borradori e il Consigliere di Stato Zali si ritrovano improvvisamente a terra, come aerei senza carburante. Come quelli della compagnia SkyWork, che da tempo inseguiva potenziali investitori, senza successo e che nei prossimi giorni con il suo probabile fallimento infligge a LuganoAirport SA un duro colpo, durissimo. Il “grounding” di SkyWork ha però anche reso manifesta l’ingenuità – per usare un generoso eufemismo – del sindaco Borradori, appena salito in cattedra ai vertici del CdA della società che gestisce lo scalo. Che SkyWork traballasse era noto da tempo, perché, allora, incaponirsi nella trattativa con la compagnia bernese, in costante affanno alla ricerca di denaro fresco? Per il PLRT l’aeroporto di Lugano Agno è, e resta, di strategica importanza per tutta la regione, ma il caso SkyWork e la gestione di quelli che lo hanno preceduto evidenziano la necessità che la struttura e i complessi rapporti con il mondo dell’aviazione siano gestiti in modo più attento, competente e professionale. E con partner credibili. Per evitare che il “capitano” del volo si trasformi, come nel caso SkyWork, in un comandante kamikaze con manie di protagonismo.