Lo sport e la politica, un legame dinamico - L'editoriale del 5 giugno

Nel 776 a.C si dava avvio alle prime Olimpiadi, i “Giochi olimpici antichi”, che ogni quattro anni “fermavano” l’intera antica Grecia, sospendendo perfino ogni tipo di guerra. I vincitori ottenevano fama eterna fino a ricoprire cariche pubbliche. Lo sport da sempre ha avuto uno stretto connubio con la politica.

Nel 776 a.C si dava avvio alle prime Olimpiadi, i “Giochi olimpici antichi”, che ogni quattro anni “fermavano” l’intera antica Grecia, sospendendo perfino ogni tipo di guerra. I vincitori ottenevano fama eterna fino a ricoprire cariche pubbliche. Lo sport da sempre ha avuto uno stretto connubio con la politica. Nel corso della storia le Nazioni hanno strumentalizzato lo sport per la propria ideologia politica. Lo sport è parte integrante di ogni Stato. Sostenere le attività sportive rientra nei piani di azione e nelle misure di qualsiasi governo: la Svizzera si distingue nel mondo. Basti pensare ai programmi promossi dalla Confederazione in ambito sportivo e alla fama mondiale ricoperta in molte discipline, tra cui: tennis, ciclismo, sci e hockey sul ghiaccio. Secondo i dati comunicati dall’Ufficio federale dello sport (UFSPOL), l’80 percento della popolazione svizzera pratica sport dai 15 anni in su, 2 milioni di persone sono attive in società sportive e 100.000 posti di lavoro dipendono direttamente o indirettamente dallo sport. 

Il legame tra politica e sport si è reso maggiormente solido con il coronavirus. Il Consiglio federale ha messo a disposizione un “pacchetto di stabilizzazione” per le spese d’esercizio delle leghe di calcio e di hockey su ghiaccio e milioni di franchi a favore dello sport di massa e dello sport di punta. In questo modo le società locali, i club di professionisti e le associazioni sportive potranno affrontare le conseguenze economiche derivanti dal “blocco totale” degli eventi legati allo sport.  La “politica” ha rivolto uno sguardo anche al futuro dello sport promuovendo le attività sportive legate alla gioventù: non solo rappresentano un primo strumento della Confederazione per formare sportivamente i giovani, ma mantengono salda la socializzazione e combattono la violenza.

La dinamicità tra sport e politica è continua e costante: lo sport è fondamentale alla nostra società per questo deve essere promosso e non va fermato. 

Rocco Cattaneo, Consigliere nazionale