Riformare con solidarietà e giustizia - L'editoriale del 19 giugno

L’epoca che stiamo vivendo ci pone davanti a molte sfide. Se ci pensiamo bene in fondo sono tutte collegate in maniera importante a due fattori: il primo è l’aumento della popolazione, il secondo l’aumento della speranza di vita. Mai come negli ultimi 100 anni si è potuto assistere ad un’evoluzione positiva di questi due parametri. 

L’epoca che stiamo vivendo ci pone davanti a molte sfide. Se ci pensiamo bene in fondo sono tutte collegate in maniera importante a due fattori: il primo è l’aumento della popolazione, il secondo l’aumento della speranza di vita. Mai come negli ultimi 100 anni si è potuto assistere ad un’evoluzione positiva di questi due parametri. 

Se livello mondiale la crescita della popolazione è stato impressionante (quasi un fattore 5), anche la “vecchia Europa” ha visto un importante sviluppo andando a raddoppiarla (e questo nonostante le due guerre mondiali con le loro tragiche conseguenze). Anche la speranza di vita non è stata da meno, passando da un valore ampiamente sotto i 70 anni a quasi 85, tutto questo senza considerare anche il come si invecchia e non solo il quanto. Insomma, siamo di più, viviamo più a lungo e decisamente meglio. Questo ci pone davanti ad alcune domande di fondo: come utilizzare al meglio le risorse (limitate) di cui disponiamo e come finanziare i sistemi sanitari e pensionistici. 

Tutte questioni che riguardano obbligatoriamente un dibattito intergenerazionale dove si devono combinare, in maniera equilibrata, sia la solidarietà sia la giustizia: non si può infatti pretendere che una generazione, tendenzialmente quella più giovane, si faccia carico di tutti i problemi di un sistema di cui ognuno beneficia (in particolare a seconda dell’età) differentemente. Insomma, che si parli di ambiente, di sanità o di previdenza quello che si deve riuscire a costruire è un contratto intergenerazionale, consapevoli che ognuno dovrà fare dei sacrifici, ma nessuno dovrà essere caricato di un peso insopportabile. 

Per questo penso sia fondamentale che proprio i giovani lancino il dibattito su questo tema, magari proponendo anche soluzioni che si adattino costantemente ad una realtà che evolve. Perché se ci pensiamo sono sempre loro che hanno davanti la sfida più grande.

Alex Farinelli, Consigliere nazionale