Una straordinaria Willensnation - L'editoriale del 13 dicembre

Oggi come ieri. Era il 20 settembre 2017 quando la Svizzera italiana è finalmente tornata ad essere nuovamente rappresentata in Consiglio federale. Con l’elezione del “nostro” Ignazio Cassis, la politica - da sinistra a destra – era concorde: la Svizzera italiana meritava.

Oggi come ieri. Era il 20 settembre 2017 quando la Svizzera italiana è finalmente tornata ad essere nuovamente rappresentata in Consiglio federale. Con l’elezione del “nostro” Ignazio Cassis, la politica - da sinistra a destra – era concorde: la Svizzera italiana meritava. Un chiaro sostegno alle minoranze linguistiche e culturali del nostro Paese. Mercoledì scorso il Parlamento federale ha ribadito questo sostegno. A vincere sono state la la concordanza e la componente italofona in Consiglio federale. Mentre la candidata ecologista – la cui richiesta era evidentemente legittima - paga l’affronto al seggio della svizzera italiana. Non al seggio PLR. Ma esplicitamente a quello di Ignazio Cassis. Non c’è che dire: da sinistra c'è stato poco rispetto di questa rappresentanza.

Per fortuna, la Svizzera si è confermata quella straordinaria “Willensnation” che grazie al federalismo consente la convivenza virtuosa tra le diverse lingue e culture del nostro Paese. Con la riconferma di Ignazio Cassis in governo, l’assemblea federale ha voluto di fatto garantire che tutte le regioni, comprese quelle italofone, siano rappresentate e soprattutto capite. La presenza della Svizzera italiana in Consiglio federale è quanto mai necessaria in questo momento storico, e strettamente correlata al tema della coesione: valore cardine del nostro partito, insieme alla libertà e al progresso.

In un mondo che cambia di continuo, dove si sente sempre più l’incertezza internazionale, le istituzioni politiche stabili sono un’ancora nella tempesta. Rieleggendo tutti e sette i consiglieri federali, l’assemblea ha inviato un segnale forte, accreditando stabilità al nostro Paese, e con essa prosperità e sicurezza alla sua popolazione. Ne siamo lieti. Come siamo lieti che il parlamento abbia riconosciuto il ruolo del PLR con la riconferma di Ignazio Cassis e Karin Keller-Sutter.

A sostegno del ministro ticinese un gruppo di oltre 50 persone è partito mercoledì all’alba dal Ticino per raggiungere in treno Berna. L’obiettivo? Farsi sentire. Una presenza simpatica e festosa che testimonia la voglia di partecipare e di avvicinare Berna al Ticino e al Grigioni italiano. Perché la politica è seria. Ma vive grazie alle emozioni.

Andrea Nava, segretario cantonale