Modifica della Legge tributaria (LT) a favore delle persone fisiche

INIZIATIVA PARLAMENTARE

Il Canton Ticino ha portato avanti negli ultimi anni due riforme: una per attenuare l’imposta sulla sostanza delle persone fisiche (in vigore dal 1. gennaio 2018) e l’altra per attenuare l’imposta sull’utile delle persone giuridiche (in vigore dal 1. gennaio 2020). Entrambe le riforme hanno previsto una riduzione della pressione fiscale a due tappe. Nel primo caso, secondo l’art. 309f della Legge tributaria (LT), l’aliquota d’imposta cantonale è scesa dal 3,5 al 3‰ dal periodo fiscale 2018 al 2019, per poi scendere ulteriormente al 2,5‰ dal 2020 (cfr. art. 49 cpv. 1 LT). Nel secondo caso, secondo l’art. 314b LT l’aliquota d’imposta cantonale è scesa dal 9 all’8% dal periodo fiscale 2020 al 2024, per poi scendere ulteriormente al 5,5% dal 2025 (cfr. art. 76 cpv. 1 LT).

Il Ticino è quindi diventato concorrenziale per l’imposizione della sostanza e dell’utile, rientrando nella media intercantonale (ci troviamo a metà classifica circa). Tuttavia, nulla è stato ancora fatto per l’imposta sul reddito. L’aliquota d’imposta cantonale massima resta sempre quella del 15,076%. Da ormai molti anni il nostro Cantone si contraddistingue nel contesto intercantonale per essere un territorio con una fiscalità attrattiva per i bassi redditi, moderata per i redditi medi e poco interessante per gli alti redditi. Questa fotografia era già stata ben messa in evidenza dal Centro competenze tributarie della SUPSI con lo studio presentato nel 2009 su mandato del Consiglio di Stato e con una successiva pubblicazione del 2013. Da allora nulla è cambiato e il Ticino continua a navigare nelle ultime posizioni – registrando purtroppo una emigrazione di persone fiscalmente molto interessanti.

Lo scopo di questa proposta è di migliorare l’attrattiva fiscale del territorio ticinese per gli alti redditi, che sono un’importantissima fonte finanziaria per molte realtà locali, nonché per l’intero Cantone. In considerazione del recente accordo siglato dal G7 sulla tassa minima globale al 15% per le grandi imprese, che si estende al G20 e poi verosimilmente anche ai Paesi dell’OCSE, il Ticino si pone, anche grazie a questa riforma, in modo competitivo sul piano internazionale. Visto che la Svizzera diventerà meno attrattiva per queste grandi imprese, il nostro obiettivo è di giocare nuove carte sul piano dell’imposizione sulle persone fisiche – e il Ticino non può permettersi di confermarsi tra i fanalini di coda.

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Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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MOZIONE

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INTERPELLANZA

La presente interpellanza è presentata con carattere d’urgenza in quanto i fatti segnalati — se confermati — mettono in luce gravi carenze nella qualità e sicurezza delle cure in un settore specialistico dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), con potenziali conseguenze per la salute dei pazienti e per la fiducia della cittadinanza nel sistema sanitario pubblico. In data odierna l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha pubblicato un comunicato stampa in cui, pur prendendo le distanze dai contenuti del cosiddetto “rapporto di sicurezza”, conferma indirettamente l’esistenza del documento, nonché l’apertura di un’analisi interna. Il comunicato solleva interrogativi ulteriori: anziché chiarire i contenuti e affrontare i nodi sollevati, si concentra sull’autore del rapporto, mettendone in discussione le modalità operative e l’uso delle risorse aziendali. Non si esclude che tale approccio rischi di oscurare la sostanza delle segnalazioni e disincentivare future denunce in ambito sanitario.

Riteniamo dunque necessario e urgente un chiarimento istituzionale, al di là delle comunicazioni dell’EOC, per garantire che la gestione delle criticità cliniche, la sicurezza dei pazienti e la protezione dei segnalanti siano trattate con trasparenza, tempestività e indipendenza. È inoltre fondamentale accertare se esistano rischi sistemici anche in altri ambiti clinici e se gli strumenti oggi disponibili siano adeguati ad assicurare una reale cultura della qualità e della responsabilità nelle cure.

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