Inflazione e rincaro dei prezzi dei carburanti e oli combustibili: quali soluzioni a livello cantonale?

INTERPELLANZA (Urgente)

Motivazione riguardo l’interesse pubblico e l’urgenza [cfr. art. 97 cpv. 1 ultima frase LGC]

L’andamento dei prezzi concerne direttamente e quotidianamente il potere d’acquisto delle singole persone e delle famiglie, nonché il costo del lavoro e delle attività di aziende e imprese. Oltre a questi aspetti in cui l’interesse pubblico è evidente, si pone anche l’urgenza vista la repentina impennata dei prezzi e la conseguente difficoltà economica che ampie fasce della popolazione e molte attività economiche possono incontrare nel corto e medio termine.

Testo dell’interpellanza

La situazione geopolitica internazionale legata al conflitto, le sanzioni contro la Russia e – più in generale – la probabile crisi energetica che già diversi mesi fa si prospettava a partire dal 2025, stanno aggravando pesantemente l’inflazione sui prezzi in corso da qualche tempo, dovuta alle conseguenze della pandemia. L’impennata dei costi del carburante, e degli oli combustibili, che stiamo vivendo è un ulteriore colpo economico per molte persone, famiglie e aziende, le cui conseguenze si manifestano nell’immediato così come nel medio termine. Si tratta di maggiori costi per la mobilità, il riscaldamento, l’utilizzo di macchinari eccetera che assillano il potere d’acquisto, la liquidità e la capacità d’investimento nonché la crescita economica con i relativi posti di lavoro. Oltre ai carburanti, l’aumento che investe anche il costo dell’elettricità non fa che peggiorare queste difficoltà.

L’obiettivo, dunque, è quello di definire a livello cantonale tutte le misure possibili per alleviare questi effetti. Se non è possibile incidere in maniera sensibile sul livello dei prezzi, si può comunque semplificare l’attività dei privati e delle aziende. In altre parole, significa prevedere delle soluzioni immediate dirette e delle misure sul corto-medio termine per agevolare l’attività economica, permettendo così di mantenere e creare posti di lavoro. Ad esempio, alcune direttive o regolamenti cantonali sono spesso assillanti per determinati settori economici; un loro allentamento permetterebbe alle imprese di guadagnare in produttività, risparmiare risorse temporali e finanziarie e via dicendo.

Si tratta di intravvedere una serie di misure per consentire poi una ripresa della crescita e dello sviluppo: Mater artium necessitas.

Per questi motivi si chiede al Consiglio di Stato:

  • Quali misure sono possibili sul piano cantonale per ridurre il costo del carburante:
    • Per i singoli cittadini e famiglie
    • Per le aziende
  • Quali misure immediate sono possibili sul piano cantonale per ridurre l’uso del carburante:
    • Per i singoli cittadini e famiglie
    • Per le aziende
  • Quali misure sono possibili sul piano cantonale per ridurre alle aziende il costo del lavoro:
    • Dal profilo del carico amministrativo
    • Dal profilo del carico burocratico
    • Dal profilo delle leggi cantonali e dei relativi regolamenti
    • Dal profilo del carico fiscale
  • Il Consiglio di Stato è in contatto con le Autorità federale in merito a questo problema e alle potenziali soluzioni da intraprendere sul piano federale e cantonale?

Alessandro Speziali, 9 marzo 2022
Omar Terraneo, Alessandro Cedraschi, Alessandra Gianella, Fabio Schnellmann, Giacomo Garzoli, Sebastiano Gaffuri.

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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MOZIONE

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INTERPELLANZA

La presente interpellanza è presentata con carattere d’urgenza in quanto i fatti segnalati — se confermati — mettono in luce gravi carenze nella qualità e sicurezza delle cure in un settore specialistico dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), con potenziali conseguenze per la salute dei pazienti e per la fiducia della cittadinanza nel sistema sanitario pubblico. In data odierna l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha pubblicato un comunicato stampa in cui, pur prendendo le distanze dai contenuti del cosiddetto “rapporto di sicurezza”, conferma indirettamente l’esistenza del documento, nonché l’apertura di un’analisi interna. Il comunicato solleva interrogativi ulteriori: anziché chiarire i contenuti e affrontare i nodi sollevati, si concentra sull’autore del rapporto, mettendone in discussione le modalità operative e l’uso delle risorse aziendali. Non si esclude che tale approccio rischi di oscurare la sostanza delle segnalazioni e disincentivare future denunce in ambito sanitario.

Riteniamo dunque necessario e urgente un chiarimento istituzionale, al di là delle comunicazioni dell’EOC, per garantire che la gestione delle criticità cliniche, la sicurezza dei pazienti e la protezione dei segnalanti siano trattate con trasparenza, tempestività e indipendenza. È inoltre fondamentale accertare se esistano rischi sistemici anche in altri ambiti clinici e se gli strumenti oggi disponibili siano adeguati ad assicurare una reale cultura della qualità e della responsabilità nelle cure.

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