Avevamo ingenuamente pensato che la raccolta delle firme contro la riforma tributaria potesse evitare parole e toni non giudicanti e moralisti. Così non si è dimostrato visti gli slogans utilizzati. “Regalo ai ricchi” si è continuato a sentire. Ma poi? Il vuoto. Nessuna argomentazione vera, nessuna analisi e comparazione che potesse suffragare le argomentazioni dei referendisti. Altri slogan, con richiamo alla disfatta delle prestazioni sociali, degli aiuti ai disabili e via di seguito.