Voci da Palazzo - La settimana in Gran Consiglio

Nel corso della due giorni che ha riaperto i lavori del Gran Consiglio dopo la pausa estiva sono stati toccati alcuni temi importanti per l'azione politica del PLR. Ecco quali.

Luce verde a… Valera verde

Ad infiammare il dibattito parlamentare in questa sessione di settembre è stato il tema della riqualifica del comparto di Valera, un’importante area nel Mendrisiotto da anni sfruttata come area industriale, che si è deciso di trasformare in area verde. Destinando terreni all’agricoltura, a parco e zone di svago. Il PLR ha sempre sostenuto questa soluzione, ma – fin dai lavori in Commissione – ha sollevato alcune obiezioni legate alla presenza su questi terreni di attività economiche e alla necessità di garantire loro la libertà di poter continuare a svolgere il proprio lavoro nonostante l’esproprio dei terreni. Tanto più che in gioco vi sono diversi posti di lavoro. Non si tratta infatti di mantenere sul terreno di Valera attività incompatibili con la nuova area verde, ma di garantire quanto meno a queste aziende un’alternativa valida. Un aspetto su cui il Dipartimento del Territorio non si è sufficientemente chinato. “A scanso di subdoli o striscianti equivoci: sono e siamo favorevoli a Valera – ha sottolineato il presidente, Alessandro Speziali -. Lo dico per i cittadini e i media, perché il PLR era – ed è – favorevole all’obiettivo di restituire al verde e allo svago il comparto di Valera. Sostengo e sosteniamo però anche la possibilità e la libertà di un’attività economica di poter sopravvivere, dopo decenni di presenza. Perché è possibile rendere più sostenibile il nostro territorio senza cancellare attività economiche”. Il credito da 16,9 milioni di franchi per l’operazione è stato approvato a larghissima maggioranza dal Parlamento.

 

Sociopsichiatria: maggiore attenzione per i giovani

Con il sostegno del PLR, il Gran Consiglio ha dato luce verde anche alla Pianificazione sociopsichiatrica cantonale per il periodo 2022-2025, che – tra gli altri aspetti – pone l’accento su un investimento a favore del crescente numero di giovani bisognosi di assistenza. Concretamente, la proposta introduce una nuova unità di cura integrata per minorenni, gestita da professionisti in pedopsichiatria e prevede – come già succede in altri Cantoni – la creazione di una decina di posti letto per il ricovero ospedaliero stazionario, cinque per l’home treatment (l’ospedalizzazione a domicilio) e altri cinque in day hospital. “Certo, sarebbe stato preferibile poter contare a supporto dei giovani e delle famiglie di migliori prospettive a livello sociale e lavorativo, come probabilmente era il caso fino a qualche decennio orsono – ha osservato il relatore, Matteo Quadranti -. Un lavoro dignitoso con prospettive di sviluppo professionale e personale e il sostegno di legami familiari solidi e positivi restano fattori importanti che influenzano positivamente la salute mentale individuale. Tuttavia, nel difficile contesto attuale, diventa ancora più importante poter dapprima arginare e accompagnare chi oggi si trova in difficoltà psichica a preservare in primo luogo la salute e trovare il più possibile un minimo di stabilità in grado di migliorare la qualità di vita e il benessere”. Già durante la pandemia, il PLR aveva suonato il campanello d’allarme sulla questione del disagio giovanile con una lettera al Consiglio di Stato.

Leggi qui il rapporto di Matteo Quadranti