Lodevole Consiglio di Stato,
il sottoscritto deputato chiede se in vista della cerimonia per l'inizio ufficiale del cantiere "Ritom II", prevista per oggi, non sarebbe stato il caso di ribadire e chiedere ancora una volta la richiesta di una correzione geografica nei documenti ufficiali.
Scrivere testualmente che gli "impianti idroelettrici sfrutteranno acque provenienti dai Grigioni" costituisce infatti un grave errore. Come dovrebbe essere noto a tutti, specie all'autorità cantonale, la Val Cadlimo è tutta ticinese, in quanto appartenente al Comune di Quinto (TI). Purtroppo negli allegati, tanto nel sito delle FFS come in quello dell'AET, l'errore di dichiarare grigionese questa proprietà ticinese continua a persistere. La percentuale delle acque ticinesi è quindi superiore al 66%, in quanto quelle provenienti dal Canton Uri vengono captate solo per periodi limitati, contabilizzati in ore.
Il Consiglio di Stato non ritiene che sarebbe stato il caso di correggere questa la citata affermazione, manifestamente errata, anche in occasione della cerimonia del primo colpo di piccone?
Se non lo si è fatto, non sarebbe imperativo provvedere in tempi brevi?
Grazie per l'attenzione,
Franco Celio, granconsigliere PLR