Crisi delle materie prime: il Governo come intende intervenire?

INTERROGAZIONE

Da un po’ di tempo ormai assistiamo a una preoccupante crisi nel settore delle materie prime e di determinati componenti indispensabili per la nostra economia e per la nostra vita quotidiana. Questa situazione ha generato penuria, ritardi e un aumento generalizzato dei prezzi: basti pensare ai settori della carta, del ferro o dei microprocessori, così come tanti altri prodotti e materiali. Parliamo di un grave problema per le aziende così come per molte persone e famiglie.

Il perdurare della situazione rischia di produrre ulteriori effetti negativi, forse irreversibili, in un momento in cui il nostro sistema economico deve già fare i conti con altre conseguenze della grave crisi sanitaria che stiamo attraversando.

Pur consapevoli che si tratta di una problematica internazionale, a nostro avviso lo Stato non può rimanere passivo di fronte a questa situazione, ma deve mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per tentare di ritornare ad una situazione di normalità nell’approvvigionamento – con coraggio e lungimiranza.

Sappiamo evidentemente che il livello di intervento principale è quello federale, poiché la Confederazione dispone di un’importante rete di contatti e rappresentanze all’estero, come pure della competenza doganale in materia di dazi all’importazione. Ciò dovrebbe permettere di individuare eventuali canali di approvvigionamento alternativi rispetto a quelli attuali, e, al contempo, di intervenire per regolare i dazi all’importazione laddove contribuiscono in questo momento ad aumentare eccessivamente i prezzi.

Va peraltro rammentato che un approccio del genere rispecchia la nuova strategia di politica economica esterna che il Consiglio federale ha adottato lo scorso mese di novembre. Stando ai nuovi orientamenti la Svizzera persegue infatti una politica economica esterna mirata, rilevando e specificando le proprie esigenze in modo trasparente ed auspica scambi il più possibile aperti e regolamentati sul fronte sia delle importazioni sia delle esportazioni. Per garantire il benessere e l’occupazione, la Svizzera mira a fornire alle sue imprese – soprattutto alle PMI – un accesso ampio, giuridicamente sicuro e non discriminatorio a mercati internazionali funzionanti.

Premesso tutto quel che precede, riteniamo che anche un Cantone come il nostro – la cui economia dialoga in vari settori con l’estero – possa attivarsi.

Per questo motivo si chiede al lodevole Consiglio di Stato:
-          la crisi delle materie prime che effetti ha sull’economia ticinese? Quali sono le maggiori ripercussioni in relazione ai settori più trainanti della nostra economia?
-          si ritiene opportuno intervenire tempestivamente presso le autorità federali affinché si attivino per individuare canali di approvvigionamento alternativi, in particolare nei settori dove sono attive aziende che risiedono in Ticino?
-          dal momento che dal 1.1.2024 l’importazione di prodotti industriali in Svizzera non sarà più soggetta a dazi, converrebbe attivarsi affinché siano sospesi anche i dazi in altri settori economici?
-          sono prevedibili delle modifiche di legge (in senso di alleggerimento normativo) affinché i settori più colpiti possano perlomeno essere aiutati indirettamente con semplificazioni legislative?

Alessandra Gianella, Cristina Maderni
Per il Gruppo PLR

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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INIZIATIVA PARLAMENTARE GENERICA

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INIZIATIVA PARLAMENTARE

presentata nella forma generica da Cristina Maderni e Alessandro Speziali a nome del Gruppo PLR per una Legge cantonale sullo sgravio delle imprese

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