Divisione giustizia, riforme e concorsi: mancanza di risorse, di competenze o di coerenza?

INTERPELLANZA

Premesse:

  1. Sul Foglio ufficiale 1/2021 di martedì 5 gennaio 2021 è stato pubblicato il concorso per un/una collaboratore/trice scientifico/a di livello I o II incaricato/a, al 100%, presso la Direzione della Divisione della giustizia, Dipartimento Istituzioni, Bellinzona con Classe e stipendio annuo (compresa 13a mensilità) tra i CHF 98'187.— e i CHF 137’838.–. Tra i compiti indicati vi è segnatamente quello di coadiuvare la Direttrice della Divisione della giustizia, partecipare a gruppi di lavoro nella realizzazione del progetto di cantonalizzazione delle Autorità regionali di protezione e nel riordino del settore della protezione del minore e dell’adulto, in particolare per quanto attiene alla fase di consultazione del messaggio governativo l’implementazione della nuova organizzazione. Inoltre, dovrà eseguire incarichi puntuali su indicazione della Direttrice della Divisione della giustizia nell’ambito di competenza della Divisione.

Tra i requisiti indicati vi è la formazione accademica completa (licenza universitaria o master) in ambito giuridico e la cittadinanza svizzera. La durata dell’incarico è di durata determinata fino al 31 dicembre 2021. Ovvero meno di un anno.

  1. Due anni fa, sul Foglio ufficiale N. 010/2019 del 1° febbraio 2019 era stato pubblicato il concorso per il posto di “Aggiunto/a alla direttrice I (80%-100%) presso la Direzione della Divisione della giustizia, classe 13, stipendio annuo (compresa 13a mensilità) CHF 100'602 / CHF 162’416. Il/la futuro/a direttore/trice aggiunto/a avrebbe dovuto assolvere i seguenti compiti: - Coadiuvare la Direttrice di Divisione nella conduzione, nella gestione e nel coordinamento dell’attività interna ed esterna all’Amministrazione cantonale della Divisione della giustizia; - Organizzare e coordinare l’attività del servizio giuridico della Divisione; - Dirigere e/o coordinare progetti di competenza della Divisione. Fra i requisiti fondamentali richiesti al/alla candidato/a figuravano i seguenti: - Formazione accademica completa (master o licenza) in diritto conseguita in un’università svizzera; - Brevetto di avvocato.
  2. Già questo concorso aveva destato alcune perplessità, palesate in una interrogazione del deputato Pronzini. Infatti, il 9 luglio 2019, una comunicazione interna emanata dall’Area della gestione amministrativa annunciava, improvvisamente, che il “Concorso in questione era stato annullato”. Nessun motivo era stato fornito ai/alle candidati/e, né tanto meno al pubblico, in merito alle ragioni della cancellazione di questo concorso. Nel comunicato stampa della cancelleria dello Stato dello scorso 12 febbraio 2020, si leggeva tra l’altro quanto segue: «Il Consiglio di Stato ha nominato oggi la signora Monica Bucci quale Aggiunta presso la Direzione della Divisione della giustizia del Dipartimento delle istituzioni. Affiancherà la Direttrice della Divisione, avv. Frida Andreotti. Monica Bucci, attuale Capoarea della gestione amministrativa della Sezione delle risorse umane del Dipartimento delle finanze e dell’economia, è laureata in psicologia del lavoro e delle organizzazioni con un diploma di studi superiori in psicologia del lavoro e perfezionamenti post-laurea in valutazione e sviluppo delle risorse umane, diritto del lavoro, conduzione e direzione del personale nonché mediazione. La nuova Aggiunta alla Direttrice Monica Bucci avrà il compito di coadiuvare la Direttrice nella conduzione, nella gestione e nel coordinamento dell’attività interna ed esterna della Divisione della giustizia». Da qui vennero poste una serie di domande volte a comprendere come mai vi fu un cambio di rotta radicale tra un concorso per un profilo con formazione giuridica e brevetto d’avvocato (a cui parteciparono diversi giuristi e legali) ad un incarico senza concorso con un profilo con competenze in risorse umane. Inoltre, visti i molti settori e progetti in atto nel settore della giustizia (Uffici fallimenti, ARP, Ministero pubblico, Giustizia 2018 ecc…), i quali comprensibilmente richiederebbero conoscenze ed esperienza sul campo, veniva chiesto come mai si fosse optato per una non giurista.
  3. Il Consigliere di Stato Gobbi rispose che: la procedura era stata rispettosa della legge; che dei 22 concorrenti, di cui 18 con laurea in diritto e brevetto di avvocato, nessuno era idoneo (sic!); che la Divisione giustizia conta, oltre all’Ufficio della Direzione, quattro macrosettori (ossia esecuzione e fallimenti, esecuzione pene e misure, registri e amministrazione della giustizia) a cui fanno capo circa settecento collaboratrici e collaboratori. E dopo aver aggiunto che l’attività giuridica è presente ma non predominante (sic!), che (…) al progetto di riorganizzazione giudiziaria generale a partire dalle Autorità di protezione, alla Giustizia di pace, al riordino del settore esecuzione pene e misure, alla digitalizzazione della giustizia, la violenza domestica (…) sarà comunque Andreotti a occuparsi dei dossier di carattere giuridico. Il direttore del Dipartimento delle istituzioni ha infine spiegato che l’annullamento del concorso è stato proposto dalla direttrice della Divisione la quale ha optato “per dei requisiti non giuridici per far fronte alle esigenze della Divisione”.
  4. Nel rendiconto del Consiglio di Stato per il 2019 si prende atto che sarebbe stata portata avanti la transizione organizzativa interna della Divisione volta ad una struttura maggiormente gerarchica con diverse assunzioni in vari settori (fra cui un collaboratore specialista per la sezioni esecuzioni e fallimenti), adeguamento del personale dell’Ufficio dell’assistenza riabilitativa con il numero di operatori necessario per espletare l’attività riabilitativa, l’introduzione di una figura dedicata di coordinamento istituzionale per la violenza domestica, e via di seguito. Circa il riassetto dell’organizzazione giudiziaria avviato con il progetto denominato “Giustizia 2018”, si leggeva che la Divisione ha proseguito con l’attività definita dal Governo prioritaria, ovvero la riorganizzazione del settore della protezione del minore e dell’adulto legata all’operato delle Autorità regionali di protezione, con l’ausilio di uno specifico gruppo di progetto che ha rassegnato a fine novembre un rapporto intermedio con orientamento organizzativo in ottica giudiziaria, sul quale lo scrivente Consiglio ha richiesto approfondimenti che sfoceranno in un rapporto finale nel corso del 2020.

Tutto ciò premesso, si chiede al Governo:

  1. Quanti collaboratori conta la Divisione della giustizia esclusi i macrosettori?
  2. Vi è stato un incremento dei collaboratori (in persone o FTE) della Divisione della giustizia a far tempo dal 18 novembre 2015, rispettivamente quanti erano i collaboratori prima e quanti dopo il citato periodo e quali funzioni sono state create;
  3. La Divisione della giustizia prevede di assumere ancora collaboratori, e se sì quali sono le funzioni che questi collaboratori andranno a ricoprire e in relazione a quali progetti. La Divisione della giustizia ha in previsione di assumere collaboratori specifici e limitati nel tempo per ogni progetto di sua competenza;
  4. Quando è sorta la necessità di assumere un/una giurista da affiancare alla Direttrice della Divisione della Giustizia nella realizzazione del progetto di cantonalizzazione delle Autorità regionali di protezione, ritenuto che nel mese di luglio del 2019 la stessa Direttrice aveva deciso di ritirare un concorso per l’assunzione di un avvocato (per altro già pubblicato) sostenendo che fosse piuttosto necessario l’affiancamento da parte di un collaboratore con competenze in risorse umane.
  5. Per quale motivo si è optato per l’assunzione di un giurista (non avvocato), e di limitare predetta collaborazione a neppure un anno di tempo, rischiando così di disincentivare i profili più competenti.
  6. Visti i conti del Cantone a seguito della Pandemia e che alcune forze politiche hanno invocato, tra l’altro, la necessità di bloccare le assunzioni come giustifica il Governo questa nuova funzione; è stata fatto una valutazione circa la reale impossibilità di svolgere i compiti previsti facendo capo a qualcuno delle centinaia di collaboratori interni già esistenti, nel Dipartimento Istituzioni o in altri settori della Pubblica Amministrazione.
  7. Visti i gruppi di lavoro che hanno operato da diversi anni nei vari settori necessitanti riforma, e il relativo lavoro già svolto, non ritiene il Governo di poter adempiere alla riforma sulle ARP con le attuali forze?
  8. L’evoluzione delle risorse assegnate negli ultimi 5 anni alla Divisione della Giustizia (senza le macroaree) è in linea con quella di Divisioni analoghe in altri settori della Pubblica Amministrazione?

Matteo Quadranti a nome del Gruppo PLR

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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INIZIATIVA PARLAMENTARE GENERICA

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INIZIATIVA PARLAMENTARE

presentata nella forma generica da Cristina Maderni e Alessandro Speziali a nome del Gruppo PLR per una Legge cantonale sullo sgravio delle imprese

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