Gestione del lupo in Ticino: il Cantone intende finalmente agire con decisione?

INTERROGAZIONE

Negli ultimi anni, la presenza del lupo in Ticino è aumentata in modo significativo, causando un forte impatto sull’agricoltura di montagna. Gli episodi di predazione ai danni del bestiame sono diventati sempre più frequenti, anche in prossimità dei centri abitati, come dimostrato dall’ultima aggressione ad Artore. Nonostante gli ingenti investimenti per mettere a norma gli alpeggi, molti allevatori si trovano in difficoltà e valutano l’abbandono dell’attività, con gravi conseguenze economiche, sociali e ambientali per il territorio.

Il quadro normativo federale limita il margine di manovra del Cantone, rendendo complessa l’attuazione di interventi efficaci e tempestivi. In questo contesto, cresce il senso di frustrazione tra gli operatori del settore e la richiesta di una presa di posizione chiara e di azioni concrete da parte delle autorità.

La gestione del lupo in Ticino non può più essere rimandata o affrontata con misure parziali. È necessario un intervento deciso e coordinato che tenga conto sia della sicurezza delle persone sia della sopravvivenza dell’agricoltura di montagna, settore fondamentale per il territorio e la tradizione ticinese. Si chiede quindi una presa di posizione chiara e azioni concrete per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.

Alla luce di quanto sopra, si chiede al Lodevole Consiglio di Stato:

  1. Quali azioni immediate intende intraprendere a seguito dell’ultima aggressione avvenuta ad Artore per garantire la sicurezza della popolazione e la tutela degli allevatori?
  2. Quanti interventi di regolazione dei branchi di lupo sono stati autorizzati e realizzati nel 2024 e quali sono i criteri utilizzati per decidere tali interventi?
  3. Il Consiglio di Stato intende aumentare la quantità di interventi, in particolare nelle zone dove la convivenza risulta insostenibile?
  4. Qual è il margine di manovra effettivo del Cantone nella gestione del lupo, alla luce delle normative federali e delle recenti modifiche legislative? Il Cantone ha richiesto ulteriori deroghe o intende sfruttare appieno le possibilità offerte dalla legge per agire in modo più incisivo?
  5. Il Consiglio di Stato è consapevole che la tendenza in atto porterà alla concellazione dell’agricoltura di montagna in modo irreversibile?
  6. In che modo il Consiglio di Stato intende sostenere gli allevatori che, nonostante gli investimenti per mettere a norma gli alpeggi, non riescono a garantire la protezione del bestiame? Sono previste nuove misure di risarcimento o di supporto per le aziende agricole colpite?
  7. A che punto è la redazione e l’attuazione del Piano cantonale di gestione e regolazione del lupo e quali saranno le misure concrete previste a breve termine? Quali sono le tempistiche e le modalità di coinvolgimento degli attori del settore?

Tiziano Zanetti a nome del Gruppo PLR, 15 luglio 2025

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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INTERROGAZIONE

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INTERPELLANZA URGENTE

L’urgenza è legata al fatto che il Governo ha deciso il 9 luglio 2025 un “arrocco light” che ha suscitato e sta suscitando nella popolazione e nelle forze partitiche presenti in Gran Consiglio un certo dissenso e sconcerto, ragione per cui si tratta di ottenere risposte a breve visto che si prevede di attuare quanto comunicato dal 1° settembre 2025 e i quesiti aperti sono ancora diversi ed anche operativi oltre che politici come si dirà di seguito. La questione ha rilevanza nella misura in cui si tratta di comprendere la gestione governativa e operativa di due dipartimenti non di poco conto.

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