Introdurre incentivi finanziari per la rivitalizzazione dei nuclei tradizionali dei Comuni ticinesi

INIZIATIVA PARLAMENTARE

Lunedì 20 gennaio 2020 il Parlamento ha approvato le misure di incentivo alla rivitalizzazione di edifici dismessi con il relativo credito quadro complessivo di Fr. 10 mio per il periodo 2020-2024. Si tratta di una decisione lungimirante, che creerà benefici socio-economici, territoriali, ambientali e culturali.

Oltre agli edifici dismessi, un altro settore che merita simile attenzione è quello dei nuclei tradizionali dei Comuni ticinesi. Il loro pregio urbanistico, architettonico e storico è elevato e, sebbene costituiscano spesso una somma di proprietà private, assumono un rilevante valore per la comunità e il paesaggio costruito. Del resto, i piani regolatori comunali (con i rispettivi beni culturali e spazi da tutelare) e l’inventario ISOS (Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere) testimoniano tale ricchezza. È indispensabile essere consapevoli di questo patrimonio e soprattutto salvaguardarlo degnamente.

Sappiamo benissimo, per vari motivi (ad esempio norme pianificatorie severe, accessibilità viaria difficoltosa, dimensioni degli edifici, assenza di parcheggi nelle immediate vicinanze, costi superiori rispetto all’edificazione in altre zone, comunioni ereditarie intricate,....), che la tutela e la valorizzazione dei nuclei, e forse e soprattutto la dinamica sociale e abitativa, sono a rischio.

Naturalmente gli enti pubblici, Comuni e Cantone, devono continuamente interrogarsi di fronte a questa situazione e individuare delle soluzioni affinché questi preziosi spazi non cadano nel dimenticatoio e, peggio, in rovina. Il danno sarebbe enorme e irreversibile, perciò inaccettabile.

C’è da dire che già ora si tenta di far fronte a queste difficoltà, ad esempio incentivandone il restauro conservativo (sussidi per i tetti i piode da parte del Cantone) oppure con il sostegno all’abitazione primaria (da parte di taluni Comuni soprattutto discosti). Ma questi interventi non sembrano riuscire a invertire la tendenza dell’abbandono dei nuclei.

Nei nuclei, è noto, ci sono edifici di diversa dimensione, qualità e funzionalità. In particolare, di elevato pregio architettonico e storico sono da annoverare le cosiddette “case degli emigranti”, presenti un po’ ovunque in Ticino. Anche questo, a maggior ragione, è un patrimonio il cui futuro è altamente a rischio di abbandono.

Con questa iniziativa parlamentare – preso atto della situazione descritta e soprattutto nella consapevolezza del grande valore dei nostri nuclei, la cui salvaguardia è attualmente a rischio (soprattutto nelle zone più periferiche) – si propone l’introduzione di incentivi finanziari per sostenere i lavori di restauro degli edifici situati nei nuclei tradizionali dei Comuni, sulla scia degli incentivi recentemente approvati per la rivitalizzazione per gli edifici dismessi. Oltre alle necessarie modifiche e/o aggiunte legislative, andrebbe stanziato un credito quadro e dovranno essere definiti in modo preciso i criteri di accesso al sussidio.

Gli incentivi dovrebbero principalmente essere indirizzati per favorire la residenza primaria, rispettando tipologie e peculiarità architettoniche tradizionali. Secondariamente, potrebbero interessare altre destinazioni con interesse pubblico rilevante (ad esempio strutture ricettive come bad&breakfast, alberghi diffusi, ostelli in edifici storici). In certe situazioni e a determinate condizioni, dettate ad esempio dalle limitate dimensioni degli edifici, dovrebbero poter essere sostenute anche le abitazioni secondarie.

Si ricorda che nel settembre del 2017 è stata presentata una mozione dai deputati Omar Terraneo e Luigi Canepa, firmata da una quarantina di deputati (n.ro 1257). Il Consiglio di Stato, nel suo messaggio n.ro 7513 del marzo del 2018, invitava a respingere l’atto parlamentare. Il Gran Consiglio invece, nel marzo del 2019, su proposta della Commissione speciale per la pianificazione del territorio (rapporto 7513R), accolse la mozione. In particolare la Commissione sottolineò la “necessità impellente di dare risposte ad una situazione, quella del degrado immobiliare, che tocca trasversalmente tutto il territorio cantonale ed in particolare le regioni più periferiche.” Il Consiglio di Stato, di conseguenza, veniva invitato ad allestire un quadro indicativo della situazione attuale della sostanza immobiliare toccata dal degrado; formulare proposte concrete e fattibili atte al recupero dei nuclei e dei comparti storici toccati dall’abbandono; istituire un gruppo di lavoro che formula e supporta proposte attuabili e sostenibili all’indirizzo del Consiglio di Stato.

La presente iniziativa, pertanto, conferisce ulteriore importanza alla mozione citata e alla relativa decisione del Gran Consiglio e ribadisce la necessità di trovare delle soluzioni per salvaguardare e valorizzare i nuclei tradizionali dei Comuni ticinesi.

Aron Piezzi
a nome del gruppo PLR

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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INIZIATIVA PARLAMENTARE GENERICA

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INIZIATIVA PARLAMENTARE

presentata nella forma generica da Cristina Maderni e Alessandro Speziali a nome del Gruppo PLR per una Legge cantonale sullo sgravio delle imprese

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