Le armi spuntate della Svizzera contro la criminalità organizzata

INTERROGAZIONE

Sembra inverosimile ma nel 2022 la Svizzera non si è ancora dotata di una banca dati comune che possa agevolare le inchieste di Polizia nella lotta alla criminalità organizzata, per quelle che riguardano la criminalità comune o semplicemente per approfondire informazioni su una persona sospetta. Ancora oggi un poliziotto se vuole conoscere i precedenti di un determinato soggetto, deve contattare la Confederazione e in pratica 26 cantoni. Una cosa incredibile, in un periodo in un cui tutto circola ad una velocità tale da far sembrare vecchio un fatto successo poche ore prima e in cui la mobilità delle persone è praticamente incontrollata.

I reati commessi da uno stesso autore in tutta la Svizzera non possono essere immediatamente collegati e quindi difficilmente i reati seriali vengono tempestivamente alla luce.

Tutto questo evidentemente vale anche per i reati informatici, con evidenti problemi nell’ambito del perseguimento penale.

Il grido d’allarme è stato lanciato con un editoriale sull’ultimo numero del mensile POLICE stampato nelle tre lingue nazionali e in un lungo articolo della Procuratrice pubblica della Confederazione Sandra Schweingruber.

Il Ticino, ma non solo, con le sempre più frequenti infiltrazioni della criminalità è particolarmente toccato da questa inspiegabile mancanza di un mezzo così determinante.

Nel 2019 le Camere federali hanno adottato la mozione di Corina Eichenberger per uno scambio di dati di polizia su scala nazionale che però non è mai entrata in vigore.

Il paradosso è che tutto questo accade quando le polizie si stanno dotando di sistemi digitali all’avanguardia, che permetterebbero di radiografare il passato criminale di una persona stando seduti  su un’auto di pattuglia o semplicemente utilizzando il proprio smartphone.

Per questi motivi chiedo al Consiglio di Stato:

  1. È a conoscenza dell’inspiegabile mancanza di una banca dati nazionale consultabile dagli inquirenti in modo immediato?
  2. E`già intervenuto tramite la Conferenza dei Direttori di Giustizia e Polizia?  se no quando intende attivarsi?
  3. Non ritiene che sia urgente attivarsi con la Deputazione ticinese alle Camere federali?

Giorgio Galusero
Per il gruppo del PLRT

 

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