Ora sviluppiamo il telelavoro

INTERPELLANZA

Se non cerchiamo di trasformare questa crisi in opportunità perdiamo un’occasione irripetibile. E dobbiamo farlo recuperando il tempo perso proprio dove ci siamo accorti di essere più in ritardo: la digitalizzazione. Emblematico è l’esempio della lentezza nell’aggiornamento dei dati ufficiali a livello federale. 

Il discorso telelavoro partito con una mozione nel 2016 (primi firmatari Nicola Pini e Natalia Ferrara) ha visto un primo timido progresso a fine 2018, quando è iniziata una fase di sperimentazione con una cinquantina di dipendenti, la quale si sarebbe dovuta concludere l’anno seguente. Solo a quel momento si sarebbero potute fare le valutazioni del caso e trarre le conclusioni circa la sua implementazione ed estensione. Più di recente è giunta anche la proposta (a firma Nicola Pini e Omar Terraneo) di “spazi decentralizzati sul territorio per dipendenti dell'Amministrazione cantonale”.

La situazione straordinaria legata al Covid-19 ha evidenziato i tanti punti di forza della nostra società, ma allo stesso modo se ne sono visti i numerosi limiti. Ciò che abbiamo potuto constatare è che diversi settori dell’economia privata ritenuti fondamentali sono stati perfettamente operativi anche durante le scorse settimane, mentre l’amministrazione cantonale (o gran parte di essa) è invece rimasta chiusa. 

Quel buon esempio riguardo il telelavoro che da anni si chiedeva arrivasse dall’ente pubblico è quindi in realtà arrivato dal mondo economico, che ora ci auguriamo possa almeno essere seguito da parte del Cantone. Riteniamo infatti chele circostanze attuali rappresentino un banco di prova significativo da cui trarre insegnamenti per il futuro e per accelerarne la diffusione.

Tuttavia, negli scorsi giorni sembrerebbe siano già stati sospesi i provvedimenti adottati per far fronte all'emergenza Covid-19 volti a permettere il lavoro a distanza, e questo nonostante le direttive della Confederazione continuino a raccomandare di consentirlo.

Il telelavoro e più in generale la digitalizzazione sono impensabili senza un’efficiente infrastruttura, con la fibra ottica che rimane fondamentale per permettere la connettività alla base dello sviluppo di nuove attività e nuove forme di lavoro. Auspichiamo quindi che il Cantone possa farsi promotore dell’estensione su tutto il territorio e in tempi ragionevoli di una rete di telecomunicazione a banda ultralarga.

Infrastrutture performanti che dovranno essere nel contempo accompagnate, per raggiungere gli obiettivi sperati della crescita delle opportunità di telelavoro all’interno dell’amministrazione cantonale, da una chiara strategia operativa di comprensione e di distribuzione dei compiti lavorativi sotto la piena responsabilità dei diversi funzionari responsabili, frutto ed esito di un profondo coordinamento e di una piena condivisione strategica dipartimentale.

Allo scopo di fare un primo bilancio della situazione attuale e valutare quali ulteriori misure proporre, con la presente sottoponiamo le seguenti domande al lodevole Consiglio di Stato:

  1. Quali sono i risultati emersi dalla sperimentazione avvenuta tra il 2018 e il 2019 e qual è invece il bilancio sull'attività dell'amministrazione in modalità home office durante questo periodo?
  2. Quali problemi si riscontrano nell’estendere il telelavoro a tutta l’amministrazione cantonale? Quali sono le direttive previste o da consolidare?
  3. In quali ambiti emerge una necessità di investire per migliorare le condizioni quadro per il telelavoro?
  4. Nella situazione attuale, quanti dipendenti possono lavorare in modalità telelavoro? Per quale percentuale lavorativa in media? Si prega di suddividere i dati per Dipartimento (distinguendo anche la magistratura).
  5. In base alle esperienze maturate sino ad oggi, quali sono i prossimi passi che si intende intraprendere per un ulteriore sviluppo del telelavoro?
  6. Quanti dipendenti potranno lavorare in modalità telelavoro a lungo termine? Fra 6 mesi cosa cambierà rispetto alla situazione attuale?
  7. Si ritiene di voler inserire un aggiornamento di questi dati così suddivisi nel rendiconto annuale del Consiglio di Stato?
  8. In linea generale, quale percentuale lavorativa si ritene debba essere svolta obbligatoriamente in ufficio?
  9. A mente del Consiglio di Stato il telelavoro può aiutare a consolidare la gestione del personale per obiettivi?

Fabio Käppeli, a nome del Gruppo PLR, 14 maggio 2020

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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INIZIATIVA PARLAMENTARE GENERICA

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INIZIATIVA PARLAMENTARE

presentata nella forma generica da Cristina Maderni e Alessandro Speziali a nome del Gruppo PLR per una Legge cantonale sullo sgravio delle imprese

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