Ospedale universitario in Ticino: dagli auspici della scienza ai passi concreti della politica

INTERROGAZIONE

Il Ticino è alla continua ricerca di nuove traiettorie di sviluppo, mirando a una crescita di qualità e sostenibile – capace di nutrire il proprio territorio. Un moto perenne che ci impone di guardare al futuro, individuando i progetti che creano valore aggiunto, posti di lavoro, eccellenza, visibilità internazionale, innovazione, formazione e ricerca.

L’ospedale cantonale universitario è uno di questi progetti, capaci di disegnare il Ticino dei prossimi decenni. Basta una rapida visita alle realtà d’Oltralpe per capire immediatamente cosa significa ospitare un simile istituto – capace anche di cogliere le sinergie tra pubblico e privato, come a Berna o Zurigo. Parliamo di quartieri votati alla ricerca nella sanità, realtà imprenditoriali pronte a sviluppare le migliori tecnologie sul mercato, aziende tradizionali che forniscono beni e servizi, dalle pulizie al panettiere. E poi una moltitudine di posti di lavoro e posti di formazione, per cui il Ticino diventi calamita di cervelli. Se inoltre – perché no? -provassimo ad allargare lo spettro di riflessione, potremmo anche pensare di promuovere un «Ospedale universitario della Svizzera italiana», coinvolgendo il vicino Cantone dei Grigioni.

La ricerca nella biomedicina è certamente un vettore di sviluppo, lo stesso si può dire del Master in medicina. È dunque incoraggiante, come abbiamo letto negli ultimi mesi, che sia il Direttore dell’IRB sia il Presidente dello IOR caldeggiano il progetto; parliamo di istituti di punta a livello internazionale che si distinguono costantemente per il contributo al progresso scientifico. Anche il rettore dell’USI è dello stesso avviso, così come il direttore generale dell’EOC. Evidentemente, un ospedale universitario rafforzerebbe il circolo virtuoso tra questi istituti – senza dimenticare il sensibile miglioramento della qualità delle cure.

Attorno a questo traguardo ambizioso, il consenso sta crescendo e pianeti si stanno allineando. Sarebbe un peccato mortale sciupare questa opportunità di sviluppo scientifico, medico, economico e sociale in un Cantone che s’interroga su come rilanciarsi in nome della qualità. Si tratta quindi di apparecchiare la tavola affinché un giorno possa essere finalmente servito il progetto, coinvolgendo anche i rappresentanti cantonali a Berna per assicurare la necessaria cinghia di trasmissione con le autorità federali.

Sulla base di queste considerazioni, chiediamo al lodevole Consiglio di Stato:

  1. Il Consiglio di Stato crede nel progetto di un ospedale universitario in Ticino?
    1. Se sì, cosa si sta intraprendendo per procedere concretamente in questa direzione?

C’è già una bozza di progetto?

La modalità di ospedale universitario multisito è percorribile?

Quali passi sono stati intrapresi dal Dipartimento dopo l’iniziativa parlamentare generica (IG618) del 7 novembre 2016, sottoscritta dalla Deputata Maristella Polli e dagli ex colleghi Simone Ghisla e Franco Denti?

    1. Se no, come mai?
  1. Sono già arrivate all’autorità cantonale sollecitazioni da parte di istituti fondamentali per la costituzione di un ospedale universitario?
  2. Quali sono gli aspetti legislativi o le direttive da tener in considerazione sul piano federale?
  3. Ci sono delle modifiche di legge necessarie – sul piano cantonale – affinché si prepari al meglio il futuro sviluppo dell’ospedale universitario?
  4. In Ticino ci sono le premesse affinché la sanità pubblica e privata possano collaborare nel contesto di un ospedale universitario?
  5. Quali potrebbero essere le tempistiche realistiche per la nascita di un simile istituto?
  6. Come giudica il Consiglio di Stato la possibilità di coinvolgere anche il Canton Grigioni, in un concetto di “Ospedale universitario della Svizzera italiana”?

Contestualizzazione finale

Già nel 2016 la deputata Maristella Polli, a nome del Gruppo PLR, attraverso un’iniziativa generica (IG618) aveva evidenziato la necessità di attuare delle modifiche al nostro assetto sanitario stazionario e ambulatoriale ospedaliero in tempi drasticamante più rapidi rispetto a quelli che la politica è abituata ad offrire. Inoltre, già allora si richiedeva di gettare le basi per l’istituzione in Ticino di un unico ospedale cantonale universitario di riferimento e concentrare in una singola struttura tutta la medicina di punta al fine di creare un polo sanitario d’eccellenza nel quale offrire cure di qualità. La costituzione di questo Ospedale cantonale aveva l’obiettivo di arrivare ad un ospedale universitario con la facoltà di medicina a fare da traino. Da allora, nonostante la luce verde del Gran Consiglio non si è mosso nulla in questa direzione.

Alessandro Speziali e Maristella Polli, per il Gruppo PLR

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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INIZIATIVA PARLAMENTARE GENERICA

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INIZIATIVA PARLAMENTARE

presentata nella forma generica da Cristina Maderni e Alessandro Speziali a nome del Gruppo PLR per una Legge cantonale sullo sgravio delle imprese

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