Studio aggiornato per trasformare la Verzasca in una centrale di pompaggio/turbinaggio

MOZIONE

L’avvento della guerra in Ucraina congiuntamente agli obiettivi della Strategia energetica 2050 che ci siamo prefissati, oltre all’aumento esponenziale dei costi dell’energia lasciano presagire che in Svizzera potrebbero esserci delle interruzioni di fornitura di energia già a partire dal prossimo inverno.

La garanzia di approvvigionamento energetico è più che mai l’imminente ed importante obiettivo da perseguire nell’immediato futuro.

Una delle grosse sfide in campo energetico, oltre all’aumento della produzione indigena da fonti rinnovabili, è costituita dalla possibilità di immagazzinare l’energia nei momenti del giorno, e nei periodi dell’anno, quando questa è disponibile in quantità superiore al consumo per poi utilizzarla quando invece la produzione, in particolare del fotovoltaico, non è sufficiente (tipicamente in inverno) o è assente (la notte).

A questo scopo i laghi con delle centrali idroelettriche costituiscono delle vere e proprie batterie in cui questa energia può essere immagazzinata (con delle stazioni di pompaggio) e poi rilasciata successivamente (con le centrali di turbinaggio). Normalmente a questo scopo è necessario costituire degli appositi bacini di accumulazione a valle dell’impianto.

L’ing. Giovanni Lombardi, persona sicuramente lungimirante, al momento di realizzare la centrale della Verzasca ha predisposto che la stessa fosse situata sotto la superficie, all’altezza del Lago Maggiore, permettendo quindi in futuro la possibilità di trasformare l’attuale centrale di turbinaggio anche in una stazione di pompaggio andando proprio ad attingere l’acqua direttamente dal lago.

In questo senso già in un documento dell’Ufficio federale dell’economia delle acque del 1972 si spiegava come tecnicamente questo fosse realizzabile, rispettivamente nel 2003 lo stesso è stato aggiornato prevedendo la fattibilità con un investimento di 190 milioni di franchi.

Il Consiglio di Stato è incaricato, coinvolgendo AET e in collaborazione con la Città di Lugano, di aggiornare lo studio per la trasformazione della centrale idroelettrica della Verzasca in una stazione di pompaggio / turbinaggio.

Considerati i cambiamenti in corso in questo campo, in particolare in relazione alle prospettive future del mercato elettrico e il progresso tecnologico intercorso negli ultimi 20 anni, chiediamo al Consiglio di Stato:

  • di aggiornare lo studio e poi valutare una sua messa in atto nei prossimi anni.

Omar Terraneo

Per il Gruppo PLR
11 agosto 2022

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

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INTERPELLANZA

La presente interpellanza è presentata con carattere d’urgenza in quanto i fatti segnalati — se confermati — mettono in luce gravi carenze nella qualità e sicurezza delle cure in un settore specialistico dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), con potenziali conseguenze per la salute dei pazienti e per la fiducia della cittadinanza nel sistema sanitario pubblico. In data odierna l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha pubblicato un comunicato stampa in cui, pur prendendo le distanze dai contenuti del cosiddetto “rapporto di sicurezza”, conferma indirettamente l’esistenza del documento, nonché l’apertura di un’analisi interna. Il comunicato solleva interrogativi ulteriori: anziché chiarire i contenuti e affrontare i nodi sollevati, si concentra sull’autore del rapporto, mettendone in discussione le modalità operative e l’uso delle risorse aziendali. Non si esclude che tale approccio rischi di oscurare la sostanza delle segnalazioni e disincentivare future denunce in ambito sanitario.

Riteniamo dunque necessario e urgente un chiarimento istituzionale, al di là delle comunicazioni dell’EOC, per garantire che la gestione delle criticità cliniche, la sicurezza dei pazienti e la protezione dei segnalanti siano trattate con trasparenza, tempestività e indipendenza. È inoltre fondamentale accertare se esistano rischi sistemici anche in altri ambiti clinici e se gli strumenti oggi disponibili siano adeguati ad assicurare una reale cultura della qualità e della responsabilità nelle cure.

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INTERROGAZIONE

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