Ustra e Governo irrispettosi della cittadinanza e dell’economia del nostro territorio?

INTERROGAZIONE

Questa volta si è veramente superato ogni limite di tolleranza: ci troviamo ancora in regime di vacanza, quindi con un traffico limitato e meno intenso, ma l’Ufficio federale delle strade (Ustra) è comunque riuscito a generare un altro infinito ingorgo mattutino sul tratto autostradale Chiasso-Lugano: una situazione francamente incomprensibile e inaccettabile. Senza contare il numero di cantieri presenti praticamente costantemente sull’asse autostradale Nord-Sud (e viceversa), che - in un modo o nell’altro - contribuiscono a rendere la circolazione sul nostro territorio particolarmente complicata. Inoltre, ogni rallentamento o colonna in autostrada genera grossi problemi alle principali città, in modo particolare nel Luganese, nel Mendrisiotto e a Chiasso, che rimangono praticamente bloccate anche nella loro circolazione interna. Che ci sia un problema strutturale di organizzazione del traffico è evidente, come evidente è che il problema può essere risolto in breve tempo, gli errori commessi sono di tale gravità, che necessitano di importanti riflessioni e soluzioni drastiche. Ma di questo parleremo in un'altra occasione. Ora, sarebbe auspicabile che Ustra e il Cantone dessero prova di rispetto della cittadinanza e dell’economia, pianificando gli interventi in modo tale da evitare qualsivoglia ulteriore disagio. E che non si dica che non è possibile, perché è una risposta che non farebbe altro che ulteriormente dimostrare mancanza di rispetto. Di questa deleteria situazione pagano le conseguenze la cittadinanza tutta, l’utenza e la nostra economia, che già è confrontata con una gravissima crisi e non ha bisogno di ulteriori colpi bassi. Un solo esempio: molte aziende locali, per un intervento di una trentina di minuti, impiegano anche più del doppio di tempo soltanto per spostarsi con il proprio mezzo e raggiungere il luogo dell’intervento o il cantiere. Non è necessario aggiungere altro. 

Pertanto, in considerazione che da lunedì prossimo torneremo a un regime di piena attività e che con l’inizio dell’anno scolastico saremo di conseguenza confrontati con un aumento del traffico stradale locale e di transito, chiediamo al Consiglio di Stato:

  1. Il Governo è cosciente di questo continuo grave problema e dei conseguenti costi economici e sanitari da esso creati?
  2. Quali sono le misure che intende immediatamente prendere per ritornare a una situazione di “normalità”?
  3. Ustra è cosciente dei danni economici che causa alla collettività? Come intende porvi rimedio?
  4. Esiste un coordinamento cantonale dei cantieri autostradali, delle strade cantonali e comunali?
  5. Lunedì riaprono le scuole e l’attività lavorativa torna a pieno regime. Ustra e il Cantone hanno previsto di terminare i cantieri esistenti che creano problemi al traffico in tempo utile per liberare le strade di accesso?
  6. Se così non fosse, Ustra e il Cantone come pensano di risolvere i conseguenti problemi di circolazione?
  7. Ustra e il Cantone hanno pensato di trasmettere un’informazione capillare all’utenza sui vari cantieri, così da permettere all’utenza stessa di meglio organizzarsi?
  8. Esiste un gruppo di lavoro per l’organizzazione coordinata di tutti i cantieri, per un maggiore rispetto del cittadino e dell’economia?

Fabio Schnellmann e Alessandra Gianella

A nome del Gruppo PLR

Atti parlamentari

INTERPELLANZA (Urgente)

Leggi tutto

MOZIONE

Leggi tutto

INTERPELLANZA

La presente interpellanza è presentata con carattere d’urgenza in quanto i fatti segnalati — se confermati — mettono in luce gravi carenze nella qualità e sicurezza delle cure in un settore specialistico dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC), con potenziali conseguenze per la salute dei pazienti e per la fiducia della cittadinanza nel sistema sanitario pubblico. In data odierna l’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha pubblicato un comunicato stampa in cui, pur prendendo le distanze dai contenuti del cosiddetto “rapporto di sicurezza”, conferma indirettamente l’esistenza del documento, nonché l’apertura di un’analisi interna. Il comunicato solleva interrogativi ulteriori: anziché chiarire i contenuti e affrontare i nodi sollevati, si concentra sull’autore del rapporto, mettendone in discussione le modalità operative e l’uso delle risorse aziendali. Non si esclude che tale approccio rischi di oscurare la sostanza delle segnalazioni e disincentivare future denunce in ambito sanitario.

Riteniamo dunque necessario e urgente un chiarimento istituzionale, al di là delle comunicazioni dell’EOC, per garantire che la gestione delle criticità cliniche, la sicurezza dei pazienti e la protezione dei segnalanti siano trattate con trasparenza, tempestività e indipendenza. È inoltre fondamentale accertare se esistano rischi sistemici anche in altri ambiti clinici e se gli strumenti oggi disponibili siano adeguati ad assicurare una reale cultura della qualità e della responsabilità nelle cure.

Leggi tutto